Scrittrice messicana che, con perizia e delicatezza, mi ha immersa nelle atmosfere sudamericane dove il reale si mescola con il magico.
Una terra dai potenti richiami ancestrali, dove non si è più bambini appena le braccia e le gambe diventano capaci di lavorare.
Feliciana è una donna che non si sottrae alla fatica, come il nonno le ha insegnato con un severo metodo privativo.
Con lei prosegue la tradizione familiare della curanderia; prima di lei veniva trasmessa per linea maschile.
Grazie agli insegnamenti di Paloma, nata Gaspar ma con ali di uccellino, Feliciana prende il possesso dei poteri delle erbe e dei funghi.
Lei che non sa leggere, né scrivere, che non parla lo spagnolo dei conquistadores, che vive là dove sono vissuti i suoi avi, conosce Il Linguaggio.
Poi c’è Zoe che questa storia la vuole raccontare perché il suo presente e il suo futuro hanno radici antiche.
E poi ci sono altre donne: figlie, madri, sorelle.
Un bellissimo e interessante circolo femminile che supera i confini generazionali.
La scrittura cambia in base al personaggio e, forse come unica pecca, alcune volte quando parla Feliciana il linguaggio si appiattisce nel volere a tutti i costi riprodurre la semplicità della narratrice.
Questo è un libro che ho ricevuto in regalo…un bellissimo regalo.
Brenda Lozano è una scrittrice messicana che si sta facendo molto sentire. Ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, inoltre è stata inserita nel Bogotà39, una selezione dei più importanti nuovi autori dell'America Latina.
Streghe è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
Da subito questo romanzo mi ha colpito per la sua originalità, la sua ricercatezza e la sua innovazione..
La scrittura di Brenda è poetica e lirica.
Anche qui, come in molti libri letti ultimamente, i dialoghi sono sviluppati in forma indiretta.
Sembra che questa tecnica narrativa abbinata ad una scrittura visionaria, stia prendendo molto piede ultimamente....
È una lettura che fa sprofondare in acque profonde e lascia senza fiato.
Ma la storia di questo libro è davvero una piccola delizia.
A capitoli alternati, la narrazione si sviluppa a due voci quella di Feliciana, una famosa curandera, o guaritrice, e Zoë, una giornalista.
Paloma, la cugina di Feliciana è stata trovata morta assassinata. Paloma era una transgender e aveva insegnato a Paloma tutto ciò che sapeva riguardo i rituali delle cerimonie di guarigione. Lei aveva ricevuto gli insegnamenti dal nonno e aveva riconosciuto i poteri in Feliciana.
Zoë viene a sapere dell'omicidio, quindi decide di indagare e scopre l'esistenza di Feliciana, una famossima guaritrice imparentata con Paloma. Quindi Zoë decide di andare a San Felipe per intervistarla.
Più che intervista, diventa un racconto a due voci.
La storia di Zoe è raccontata con uno stile lineare e moderno che rispecchia molto il suo lavoro di giornalista e la sua provienza. Una realtà cosmopolita di un Messico frenetico e urbano.
La storia di Feliciana è raccontata in frasi lunghe e ripetitive. La sua voce è come il vento selvaggio del suo Messico ancestrale e rurale, dove si vive di leggende e tradizioni, favole nere e magia nera. Feliciana è una vecchia saggia ma ho quasi sempre avuto l'impressione di ascoltare la voce di una bambina. La scrittura utilizzata in questa parte narrativa è grezza e selvaggia, ma lirica e visionaria. Un mix davvero interessante. La storia di Feliciana mi ha conquistato da subito, molto più della storia di Zoe. Il suo racconto l'ho proprio adorato.
Questo dualismo di voci forse è stato scelto dall'autrice per elevare questo stile narrativo così particolare.
Normale e paranormale a confronto.
Scrittura realistica e scrittura visionaria.
Cosmopolita e Rurale.
Due mondi apparentemente diversi ma che in realtà si dimostrano essere due facce della stessa medaglia.
La famiglia è il cuore dove gravita tutta la narrazione, ma le donne sono sicuramente le protagoniste principali di queste storie così magnetiche.
Ho trovato veramente un'idea straordinaria aver creato questa doppia narrativa, ognuna con il suo stile diverso, che riflette le somiglianze e le differenze della vita delle donne in Messico.
Bello !! Mi è piaciuto!.
Brenda Lozano è una scrittrice messicana che si sta facendo molto sentire. Ha ricevuto moltissimi riconoscimenti, inoltre è stata inserita nel Bogotà39, una selezione dei più importanti nuovi autori dell'America Latina.
Streghe è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
Da subito questo romanzo mi ha colpito per la sua originalità, la sua ricercatezza e la sua innovazione..
La scrittura di Brenda è poetica e lirica.
Anche qui, come in molti libri letti ultimamente, i dialoghi sono sviluppati in forma indiretta.
Sembra che questa tecnica narrativa abbinata ad una scrittura visionaria, stia prendendo molto piede ultimamente....
È una lettura che fa sprofondare in acque profonde e lascia senza fiato.
Ma la storia di questo libro è davvero una piccola delizia.
A capitoli alternati, la narrazione si sviluppa a due voci quella di Feliciana, una famosa curandera, o guaritrice, e Zoë, una giornalista.
Paloma, la cugina di Feliciana è stata trovata morta assassinata. Paloma era una transgender e aveva insegnato a Paloma tutto ciò che sapeva riguardo i rituali delle cerimonie di guarigione. Lei aveva ricevuto gli insegnamenti dal nonno e aveva riconosciuto i poteri in Feliciana.
Zoë viene a sapere dell'omicidio, quindi decide di indagare e scopre l'esistenza di Feliciana, una famossima guaritrice imparentata con Paloma. Quindi Zoë decide di andare a San Felipe per intervistarla.
Più che intervista, diventa un racconto a due voci.
La storia di Zoe è raccontata con uno stile lineare e moderno che rispecchia molto il suo lavoro di giornalista e la sua provienza. Una realtà cosmopolita di un Messico frenetico e urbano.
La storia di Feliciana è raccontata in frasi lunghe e ripetitive. La sua voce è come il vento selvaggio del suo Messico ancestrale e rurale, dove si vive di leggende e tradizioni, favole nere e magia nera. Feliciana è una vecchia saggia ma ho quasi sempre avuto l'impressione di ascoltare la voce di una bambina. La scrittura utilizzata in questa parte narrativa è grezza e selvaggia, ma lirica e visionaria. Un mix davvero interessante. La storia di Feliciana mi ha conquistato da subito, molto più della storia di Zoe. Il suo racconto l'ho proprio adorato.
Questo dualismo di voci forse è stato scelto dall'autrice per elevare questo stile narrativo così particolare.
Normale e paranormale a confronto.
Scrittura realistica e scrittura visionaria.
Cosmopolita e Rurale.
Due mondi apparentemente diversi ma che in realtà si dimostrano essere due facce della stessa medaglia.
La famiglia è il cuore dove gravita tutta la narrazione, ma le donne sono sicuramente le protagoniste principali di queste storie così magnetiche.
Ho trovato veramente un'idea straordinaria aver creato questa doppia narrativa, ognuna con il suo stile diverso, che riflette le somiglianze e le differenze della vita delle donne in Messico.
Bello !! Mi è piaciuto!.