Il matrimonio di piacere

Credevo avrei incontrato difficoltà nel cercare di capire l'usanza di un'altra cultura come, in questo caso, del "matrimonio di piacere" per poi scoprire che mi sarei scontrata con un'ennesima storia di razzismo che e', secondo me, il vero tema del romanzo.
La religione musulmana consente di prendere una seconda moglie ( a tempo determinato) a chi, per ragioni di lavoro, si allontana da casa per lunghi periodi per evitare che venga commesso adulterio.
E' quello che fa Amir, un commerciante marocchino, con Nabou, senegalese.
Un rapporto che si rinnova ogni anno per il tempo che lui resta a Dakar.
Amir però finisce per innamorarsi della donna e decide di portarla con sé come seconda moglie a tutti gli effetti.
Da quel momento cominceranno i problemi con la prima moglie, gelosa e intollerante nei confronti di Nabou a causa del colore della sua pelle. Già perché lei e' nera mentre Amir e la sua prima moglie sono bianchi.
In seguito Nabou dará due gemelli al marito: uno bianco e uno nero. Il primo avrà una vita normale mentre il secondo vivrà sulla sua pelle i pregiudizi e il rifiuto da parte della gente che trova inaccettabile l'idea che sia figlio di un bianco.
In un percorso che va dagli inizi del '900 ai giorni nostri Ben Jelloun narra un Marocco poco conosciuto che, nei secoli scorsi, ha vissuto il mercato degli schiavi da Paesi dello stesso continente.
Questo ha portato i marocchini di pelle bianca a sentirsi superiori ai neri e a sentirli come estranei da relegare ai margini.
"Hassan (il gemello "sbagliato") prese coscienza che il razzismo non era un accidente della storia, ma una calamità che si incolla alla pelle per tutta la vita."
"Era nero e veniva punito per l'inconveniente di essere nato così. Eppure non era una tara né un errore. Era semplicemente un fatto umano. Un giorno bisognerà capire perché il colore della pelle possa determinare a tal punto il destino degli uomini, perché salvi alcuni, e mandi altri direttamente all'inferno."

Sep 15, 2019, 12:32 PM

Ho avuto la fortuna di assistere all’interessante presentazione del libro con l’autore, che ci ha parlato dell’islam, della sfortuna che ha colpito e continua a colpire i musulmani come lui.

La storia, almeno nella prima parte, è centrata sul matrimonio di piacere tra Amir e Nabou, una ragazza di Dakar, dove lui va più volte per lavoro.
Il matrimonio di piacere è un matrimonio di breve durata; un musulmano che si allontana dalla famiglia per lavoro può sposarsi stipulando questo contratto a termine.
Amir ha un matrimonio in cui vi è la tradizione, e un altro con Nabou in cui regna la libertà, e di lei si innamorerà.
Karim l’ho trovato un altro personaggio forte, è un bambino particolare, che non conosce il male, figlio del primo matrimonio di Amir, “sarebbe riuscito a evitare alla famiglia il disordine e i litigi, lui che detestava i conflitti? Sarebbe stato capace di convincere sua madre ad accettare la nuova situazione?”

Mi è piaciuta più la prima parte del romanzo, poi succedono troppe cose in poche pagine, con personaggi che ho conosciuto troppo poco, e così il mio coinvolgimento purtroppo è diminuito..

Ho letto interessanti riflessioni sull’islam: “questa religione che, se ben intesa, può essere di grande conforto. Gli uomini, in tutti i tempi, hanno sempre avuto bisogno di calmare le proprie angosce. Penso che abbiano creato le religioni per sopportare la vita e i suoi misteri, essendo la morte il maggior enigma che mai nessuno sia riuscito a risolvere. Io credo a tutti i profeti. Conosco alcuni testi a memoria, e posso dirti che l’islam, il cristianesimo e l’ebraismo sono religioni che si assomigliano. Hanno come loro obiettivo di consolare l’uomo e di metterlo in guardia quando supera i suoi limiti; è per questo che esistono l’inferno e il paradiso.”
“… non bisogna confondere l’islam con i musulmani. L’importante è avere un comportamento corretto e umano. Colui che maltratta una donna non ha bisogno del pretesto della religione per farlo. Ma so bene che alcuni giustificano le loro brutte azioni appellandosi all’islam. Hanno torto.”

"Amir gli rispose che si trattava di razzismo e che Dio aveva creato uomini diversi perché si incontrassero e si conoscessero."

Jun 17, 2016, 3:38 PM

Nell'Islam, a un uomo in viaggio per lunghi periodi è permesso di contrarre un matrimonio di breve durata, per evitare di andare a prostitute: si chiama matrimonio di piacere. Ed è quello che il protagonista Amir contrae con la giovane fulana Nabou, ragazza di una bellezza abbagliante, come solo le giovani fulane sanno essere (parlo per esperienza diretta, avendo incontrato questo popolo in diversi miei viaggi). Ma cosa succede quando Amir si innamora di Nabou e decide di portarla con sé in Marocco, per renderla ufficialmente la sua seconda moglie? Leggere per scoprire. Le atmosfere fiabesche di questo romanzo possono farlo sembrare, a una lettura molto superficiale, un romanzo leggero, ma basta leggerlo con un po' di attenzione per rendersi conto che il tema vero è il razzismo, il razzismo verso quelli che non hanno la pelle bianca, il razzismo verso quelli che hanno una pelle meno scura della propria, il razzismo verso i poveri, il razzismo sui poveri da parte di quelli appena meno poveri. Ho potuto constatare tutto questo tante volte nella mia vita: ricordo ancora lo stupore che provai in Sudan quando, non lontano da Khartoum, nei pressi di un cantiere mi trovai ad assistere agli insulti della popolazione locale nei confronti di alcuni muratori provenienti dal sud del Paese, chiamati con disprezzo "negri". Come dice un personaggio minore nel romanzo, "Razzismo e povertà vanno a braccetto".

Jun 14, 2020, 3:29 PM