Doveva ancora succedere tutto, eppure tutto era già successo

La presentazione mi pareva parecchio interessante: Un dio ti guarda non è un libro di sport. È un libro di epica. Mi piace la letteratura sportiva, mi è capitato di leggere dei bei pezzi di giornalismo in passato e soprattutto ho letto “La sfida” di Norman Mailer, a cui solo una zitellaccia avara come me poteva negare le cinque meritate stelle. Alì, Mailer e Foreman sono presenti anche in uno dei racconti di questa raccolta che potremmo dividere in tre blocchi: il blocco calcistico, quello pugilistico e quello tennistico.
Il blocco calcistico (il più esteso) contiene un sotto blocco a strisce bianconere in cui Sandro Veronesi celebra la Gobba in tutti i modi possibili. In uno di quei racconti c’è un passaggio che ha rischiato di farmi piangere, altri invece che son riusciti a convincermi che anche un gobbo può essere un tifoso come gli altri; da non credere…
Il blocco tennistico è un osanna a DRFW, il Dio che impugna in una mano la racchetta, nell’altra la penna.
Veronesi e Nesi hanno una deferenza assoluta nei riguardi di Wallace, entrambi sono appassionati di tennis, nonché amici. Wallace è colui che ha scritto “Il tennis come esperienza religiosa” celebrando RF. Le celebrazioni, tutt’altro che interrotte, continuano in questo libro e se qualcuno ne volesse di nuove, ha solo l’imbarazzo della scelta, dopo il recente exploit agli Australian Open. Linko l’ultima in cui mi sono imbattuto (*1)
Fuori dai blocchi è possibile leggere di surf, hockey, ciclismo, sci, ginnastica. I racconti che ho gradito di meno sono trascrizioni di interviste fatte dall’autore (Veronesi intervistatore non mi piace proprio), la quasi totalità di essi erano già comparsi in altre raccolte o all’interno di famose (mi sentirei di escludere Hurrà Juve) testate sportive. Gli inediti in totale sono 5 e lo si scopre solo alla fine del libro.
Via, via che terminavo i racconti li rititolavo, ne è venuta fuori una scaletta personale, in cui il maiuscolo è dovuto al caps lock del Kindle, è quindi del tutto casuale.

>La Surfista australiana
>La Pattinatrice PSICOPATICA
>IL PUGILE NEVROTICO
>LO SKATER
>Il portiere di riserva
>Un gobbo
>Un super gobbo
>2 GOBBI
>UN GOBBINO
>UN Gobbetto DIVENTATO VIOLA
>UN GOBBACCIO CHE TIFAVA JUVE ANCHE QUANDO ALLENAVA ALTROVE
>GOBbaggio
>UN CENTRAVANTI
>L'Allenatore uruguagio di seconda fascia
>Un altro centravanti
>il portiere titolare
>il Ballero
>il Cipolla
>La bomba
>IL N°46
>Saracinescu
>La ginnasta da 10
>OK? ...hockey
>I got POWELL
>Il barcaiolo va
>UN PRECURSORE
>RF = T
>MIRROR TWINS
>WIMBLE DOM
>La retorica delle ultime volte
>Tarcisio
>AlÌ
>BOXANDO DOPO IL DERBY
>GLI SREGOLATI
>Il Signore degli ANELLI
>Potter
>Mica tanto... BENE (intendo)
>BOBO lo chiamava PIERO
>MA-GO

(*1)
http://www.tenniscircus.com/around-the-net/se-non-avessi-battuto-federer-a-questora-forse-non-sarei-qui/?refresh_ce-cp

Mar 27, 2017, 9:37 AM

Autore: italiano (1959). Articoli.

Per me andava benissimo: racconti apparsi su giornali che non leggo.

Però, però … un qualche avviso (un sottotitolo, una quarta di copertina) sulla quantità di capitoletti relativi al calcio rispetto ad altri sport e soprattutto avvisare che sono presenti peana juventini in misura tale da poter provocare crisi itteriche incontenibili ai tifosi di squadre diverse.

La seconda di copertina riporta infatti solo gli articoli relativi ad altri sport, ma sono tutti lì.
E il sufficiente se lo guadagna per alcuni di quelli.

Però un merito ce l’ha: dopo tante letture finalmente anch’io posso usare una della espressioni più ricorrenti. Una di quelle seccanti come le pubblicità troppo ripetute e che finalmente posso usare anch’io.
Mi aspettavo qualcosa di diverso o di meglio. Fate voi.

29.06.2016

Jun 29, 2016, 8:55 PM

Un gobbo merita al massimo tre stelle.

Aug 29, 2016, 10:34 AM