Anche se per i miei gusti è un po’ troppo arzigogolato ed alcune situazioni sono leggermente scontate, questo libro di Musso mi è piaciuto più del precedente: trova sempre il modo di catturare l’attenzione del lettore e di tenerlo avvinto fino al termine della lettura.
Un famoso pittore muore d'infarto per strada, ed il suo appartamento viene erroneamente affittato contemporaneamente ad un drammaturgo che odia la compagnia delle persone e ad una poliziotta di Londra in crisi esistenziale che sta cercando di dare un senso alla sua vita.
Il loro incontro cambierà la vita ad entrambi.
Sembrerebbe l’inizio di una commedia romantica, ma nei romanzi di Musso niente è ciò che sembra.

Oct 5, 2017, 3:31 PM

Madeline e Gaspard per un disguido hanno affittato lo stesso appartamento a Parigi, appartenuto Sean Lorenz, ex graffitaro newyorchese, divenuto un pittore famosissimo, ma non hanno nessuna intenzione di condividerlo. Tuttavia rimangono stregati dalla pittura di Sean Lorenz e dalla sua storia. Il pittore è morto l’anno precedente, annientato dalla morte del figlio. Una morte terribile e sconvolgente. C’è poi anche il mistero di alcune sue opere nascoste, le ultime, nelle quali Lorenz nasconde un segreto e cioè che il figlio non è morto ma vive ancora.
Madeline e Gaspard sono, ognuno per proprio conto, attirati dal mistero e cercano di far luce sulla faccenda. In un turbinio di informazioni, emozioni i due mettono da parte le loro priorità personali e si dedicano alla ricerca. E arriveranno alla soluzione del mistero con un finale assolutamente inaspettato e bellissimo.
Musso ha saputo andare oltre al thriller, prima di tutto introducendo un thriller nel thriller, poi iniziandoci al mondo dell’arte, dei colori, della luce e nello stesso tempo facendoci vedere l’abisso del male. Il finale, assolutamente inaspettato, fa pendere la bilancia a favore dell’impossibilità di cancellare i veri valori umani. Riporto quanto scritto da Teresa Ciabatti «Sotto la trama del thriller, Un appartamento a Parigi riflette sulla genitorialità, iniziando da quando si è figli»

Apr 27, 2022, 6:59 PM
Musso non cambia mai

Un thriller con tutte - tutte! - le caratteristiche positive e/o negative delle ultime opere di Musso: un uomo e una donna (privi di problemi economici) che non si conoscono ma che si incontrano per una singolare coincidenza; lo svolgimento nei giorni prima di Natale; la conclusione a Natale (e con la neve!); l'ambientazione tra Parigi e New York; uno stile di scrittura che ti tiene incollato alle pagine; incontri poco credibili, una trama logica ma altamente improbabile. Infine, la protagonista femminile è la stessa di "Il richiamo dell'angelo" (ma questo romanzo non è un sequel).
Ora, se questo fosse il primo libro di Musso che leggo, sicuramente il mio voto sarebbe più alto. Ma siccome il buon Musso ultimamente continua a rimescolare gli elementi che gli sono congeniali senza azzardare nulla di minimamente nuovo (almeno l'ambientazione! Basta Parigi e New York!) lo debbo "punire" in qualche modo.

Aug 11, 2017, 2:22 PM