A giustificare la lettura di questo romanzo, anche noioso in qualche punto, basterebbe il cap. 33 che, se fossimo cattolici praticanti, ci farebbe valutare come inadeguatezza la disperazione dell’io narrante mentre parla della morte. Ma non lo siamo e questo capitolo resta invece una perla, la conferma, se ancora ne avessimo bisogno, di un talento narrativo. Il romanzo, però resta un’incompiuta, l’ulteriore prova di un talento da cui sarebbe lecito attendersi una grande storia. Si tratta quindi di un libro imperfetto, ma sincero, incentrato sull’amore per lo scrivere, su come sia difficile farlo in una società letteraria orientata al profitto, al numero di copie vendute, alla conseguente grande varietà di autentiche cazzate, pubblicate con successo. Per questo è un libro rabbioso, pieno di scene verosimilmente autobiografiche, senza una vera trama, con molte, troppe, citazioni che suonano come necessità di distinguersi per censo culturale. Un romanzo sul mestiere di scrittore, come difesa elitaria rispetto a tutto il resto che delude e di cui possono restare immagini di disperazione. Un romanzo per immagini con un tenue filo conduttore, il rapporto con Giovane Scrittore, aspirante, giovane, appunto, scrittore che subisce il fascino della scrittrice, io narrante, così come quest’ultima subiva quello di Scrittore, trent’anni prima. Così si sviluppa la trama condita di immagini e di stati d’animo, fino ad un punto bellissimo, verso la fine, in cui la scrittrice invita a sospendere la lettura di un libro che non piace: “Se un libro non vi piace, abbandonatelo. Leggete qualche pagina, dategli una chance, ma poi, se continua a non piacervi, passate a un altro. La vita è troppo breve, sia per dare corda agli stronzi che ai brutti libri”. Sugli stronzi purtroppo ogni tanto si deve, ma sui libri è una verità totale.

Oct 5, 2017, 6:28 PM

Interessante romanzo su chi i romanzi li scrive (o li vorrebbe scrivere); la vicenda tra i due protagonisti forse è un po' banale, ma d'altra parte la vita non lo è?
Scritto in modo molto piacevole e scorrevole, si presta a riempire due giorni tra bar bolognesi e visite ai cimiteri.

Dec 11, 2018, 9:54 AM

Libro spettacolare. Mi è piaciuto tantissimo. Un libro onesto in cui Grazia Verasani si racconta, ma soprattutto racconta il mondo così come lo vede, con un afflato umano enorme, con l'occhio di chi osserva ciò che la circonda con attenzione, con sentimento e coinvolgimento. Mi ha preso dalla prima all'ultima riga senza mai un solo attimo di sospensione e di noia. Mi ha fatto sorridere e riflettere, mi ha regalato la spinta a tornare a scrivere. Un bel libro che va gustato con attenzione e affetto perché Grazia Verasani lo merita tutto.

Oct 12, 2017, 7:38 PM