Non ci sono stelle in questo libro. Perchè questo libro è frutto solo "del mio amore" per Silvio Muccino....un amore fatto di momenti e ricordi legati alla mia vita.
Ricordi legati al suo primo film, quando cercavo pellicole per un cineforum per un gruppo di studenti "non facili" e mi imbattei nel suo sorriso e nella sua spensieratezza; ricordi di un aereoporto, pronta a partire per un viaggio; acquistare un libro...Parlami d'amore.....perchè è bello parlare di amore e quando viaggi da sola hai voglia di leggerezza...e mi persi in quel racconto cinematografico....una sera d'inverno e un film.....tratto del libro.....e i ricordi di un aereoporto e di un viaggio.....a volte nella vita si concatenano emozioni e fatti che sono legati da un filo sottilissimo ma che rimangono intatti e indelebili; comprando questo libro non mi aspettavo assolutamente nulla se non il fatto di continuare a conservare dei bei ricordi.

Mar 18, 2018, 5:35 PM

Il mio istinto lo sapeva che questo libro sarebbe stata una fregatura ma la curiosità è stata più forte. Sui social era un continuo leggere commenti entusiastici, commozione alle stelle, e così, pur non avendo simpatie particolari per Silvio Muccino, il dubbio che magari avrebbe potuto sorprendermi mi è venuto, e invece…l’istinto ha sempre ragione e io ci sono cascata!

Un concentrato di luoghi comuni e banalità, in sintesi questo è il mio giudizio su Quando eravamo eroi.

La storia è di quelle che si leggono velocemente e che all’inizio fanno ben sperare. Alex, Eva, Rodolfo, Melzi e Torquemada sono gli “Alieni”, cinque amici che si scelgono ai tempi della scuola. Ognuno ha un proprio dolore da custodire ed affrontare e insieme si sentono invincibili, almeno fino a quando Alex non decide di andarsene. Lui era il collante, il sole intorno al quale tutti loro orbitavano, quello bello, quello da amare, quello da invidiare. Senza Alex gli Alieni non esistono più, in qualche modo sopravvivono, ma senza riuscire a realizzare i sogni e i progetti che avevano condiviso. Poi dopo 15 anni Alex si rifà vivo, vuole rivedere i suoi amici e dà loro appuntamento nella sua vecchia casa di campagna; finalmente, in un misto tra curiosità, rancore e speranza, gli Alieni sono di nuovo insieme. Ovviamente dietro alla sparizione e poi al ritorno di Alex c’è un mistero che non vi svelerò. La rimpatriata, tolto qualche slancio emotivo, non sarà tutta baci e abbracci. Torneranno a galla vecchie gelosie, qualche incomprensione, insomma, quasi una brutta copia di Compagni di scuola, ma meno corale, perché in questa storia tutto ruota intorno ad Alex.

Per quanto mi riguarda questo libro ha un solo pregio (anzi due, salvo la dedica della mia amica Cristina che me lo ha regalato!), quello di avermi ricordato le emozioni tipiche dell’adolescenza, quella sensazione di invincibilità, spensieratezza e illusione che inevitabilmente crescendo perdiamo. Il resto l'ho trovato tutto troppo esagerato. Personaggi talmente stereotipati da risultare caricature, una trama (mi ripeto) banale e scontata e una scrittura perfetta per un pubblico adolescente, piena di frasette da sottolineare e trascrivere nel diario, una su tutte “Ti amo così tanto che non mi basta averti. Vorrei essere te”, a me solo l’idea di associare l’amore al possesso fa accapponare la pelle!

Sempre il mio istinto mi dice che questa storia potrebbe diventare un film…

Apr 6, 2021, 5:26 PM

Primo libro di Silvio Muccino che leggo, e diciamo che mi è piaciuto a metà. Il libro scorre via molto facilmente, a dimostrazione che Silvio scrive bene: il suo stile è semplice, piano senza artifici o ridondante. La storia intriga, anche se mi è sembrata patinata (quasi fighetta), e questa mia percezione fa perdere alla storia sincerità e verosimiglianza. Alex, almeno secondo me, è sfacciatamente l'alter ego di Muccino: l'inverosimile un po' lo incarna anche il protagonista, oltre che la storia, perché lui è il centro della narrazione, il fulcro di tutta l'azione. Più che un rapporto di amicizia è un rapporto di dipendenza quello che ha con gli Alieni. Alex capisce tutti, Alex aiuta tutti, Alex incoraggia tutti. Boh. Comunque, Silvio Muccino ha saputo descrivere bene il periodo dell'adolescenza, con i sentimenti spinti al massimo, quel periodo che condiziona, poi, la vita che verrà. Già lo immagino al cinema, sarei parecchio curiosa di vederlo.

Apr 3, 2018, 6:24 PM