“Migrazioni e intolleranza”

Nel saggio Umberto Eco affronta con lucidità e rigore intellettuale uno dei temi più urgenti e complessi del nostro tempo: il rapporto tra i flussi migratori e la difficoltà, da parte delle società occidentali, di accogliere la diversità. In un contesto segnato da forti tensioni sociali, crisi politiche e paure identitarie, Eco propone una riflessione culturale e storica che invita a superare le reazioni emotive e a guardare alla realtà delle migrazioni con razionalità, consapevolezza storica e apertura etica.
U. Eco parte da un presupposto fondamentale: le migrazioni non sono un fenomeno moderno o passeggero, ma una costante della storia umana. I movimenti di popoli, spesso dettati da condizioni di necessità – guerre, carestie, persecuzioni, cambiamenti climatici – sono sempre stati una componente essenziale della trasformazione delle società. Cercare di arrestare i flussi migratori, secondo Eco, è non solo illusorio, ma anche sintomo di una visione miope e difensiva della realtà.

Il cuore del saggio, tuttavia, non è soltanto l’analisi del fenomeno migratorio, ma la denuncia dell’intolleranza che esso genera. L’intolleranza, come la definisce Eco, è una reazione istintiva, spesso alimentata dalla paura dell’altro e da una percezione distorta del diverso. L’immigrato viene percepito come una minaccia all’identità nazionale, alla sicurezza, alla stabilità economica. Su queste paure – spesso infondate o amplificate dai media e da certe narrazioni politiche – si costruiscono pregiudizi, stereotipi e discriminazioni.

Eco smonta questi meccanismi, mostrando come l’intolleranza sia prima di tutto il risultato di un deficit culturale: l’incapacità di riconoscere l’alterità come valore. In questo senso, la proposta ecoiana è chiara: solo una profonda educazione alla tolleranza, al rispetto delle differenze, al dialogo interculturale può creare le condizioni per una convivenza autentica. Non si tratta, tuttavia, di un’accettazione passiva o buonista della diversità, ma di un processo attivo di comprensione, di confronto e, quando necessario, di negoziazione.

Nel saggio emerge anche la consapevolezza che la convivenza tra culture è una sfida faticosa e complessa, che richiede strumenti intellettuali, giuridici e politici adeguati. L’integrazione non può essere pensata come un’assimilazione forzata, né come una separazione rigida delle identità. Occorre invece costruire uno spazio comune in cui diritti, doveri e valori condivisi possano fondare una nuova forma di cittadinanza interculturale.
Migrazioni e intolleranza è un saggio che, pur nella sua brevità, contiene una potente lezione civile e culturale. Umberto Eco ci invita a respingere la logica della paura e a guardare alla realtà migratoria come a un’opportunità di crescita, piuttosto che come a una minaccia. In un’epoca segnata dal ritorno dei nazionalismi e dalla chiusura identitaria, il suo messaggio resta più attuale che mai: solo attraverso la conoscenza, la cultura e l’empatia possiamo affrontare in modo umano e responsabile le sfide del mondo globale.

Jun 4, 2025, 6:09 AM

Breve raccolta contente alcune riflessioni di Eco sulla tolleranza, soprattutto in relazione al problema della migrazione.
Gli articoli spaziano dal 1997 al 2012 e mostrano come il tema della migrazione in questi anni praticamente non sia stato affrontato, ma solamente aggirato e a tratto inconsciamente negato.
Molto stimolante la sua riflessione sull'intolleranza che definisce "selvaggia", da considerarsi non un effetto dello scontro col diverso, ma come la causa di tale scontro. Una causa radicata nell'uomo, che va combattuta fin dalla prima infanzia.

Nov 15, 2020, 2:13 PM
“Eliminare il razzismo non vuol dire mostrare e convincersi che gli Altri non sono diversi da noi, ma comprendere e accettare la loro diversità.”

📝 30 minuti spesi bene, anzi benissimo. Si legge di razzismo e integralismo, etnico, religioso o politico, ma soprattutto si ragiona di intolleranza, virus di cui tutti noi, chi più chi meno, soffre. Su una cosa in particolare sono d’accordo: che educare alla tolleranza gli adulti che si sparano addosso per ragioni etniche e religiose è probabilmente tempo perso, ma è sulle nuove generazioni che serve lavorare, con pazienza e con l’esempio.

Sempre un gran leggere Eco.



May 14, 2021, 5:50 PM