Come sempre con Markaris le vicende poliziesche-familiari servono per parlare della situazione della Grecia.
E come sempre è un libro assolutamente godibile con più livelli di lettura.

non tutti sono capaci di splendidi finali, che ti fanno leggere le ultime cinquanta pagine con il fiatone. Markaris è uno di questi e quest'ultimo libro ne è un ennesimo esempio. e ti lascia sempre una punta di amaro in bocca

L’unico modo per affrontare l’afa irrespirabile è immergersi nell’atmosfera urbana di Atene, ovviamente seguendo la vita di Kostas Charitos.
Ancora una volta Markaris riesce ad offrire al lettore una trama gialla che fa da sfondo (e non il contrario) rispetto al racconto delle dinamiche sociali ed economiche della Grecia in piena crisi.
In questo libro pare essere arrivata la tanto attesa ripresa economica, ma i dubbi del commissario sono tanti.
Con la sua calma e il suo stoicismo scava laddove tutti gli dicono di non addentrasi.
E più gli affari sono ad alto livello e più disturba la sua coscienza di bravo poliziotto.
Meglio accontentarsi dell’aumento di stipendio o indagare sugli omicidi?
Scelta non facile quando tutti consigliano di non scavare per evitare di finire nella fossa.
La moglie Adriana sempre vigile gendarme del commissario, pronta a sostenerlo; non fa mancare prelibatezze della cucina greca e giudizi al vetriolo…entrambi in porzioni abbondanti!