Io e Harry, una storia d'amore

Non mi ricordo nemmeno la prima volta che ho sentito parlare di Harry Potter, ma deve essere stato più o meno nel 2000. Non mi ero mai posta il problema sulla Potter Question. Per me era una stupida mania passeggera, e a me le manie e i fenomeni di massa mi sono sempre stati sulle palle, quindi non l'avrei mai letto e basta. Poi un pomeriggio ero a casa di un mio amico e gli dissi: "Hey, devo andare al cesso, mi dai qualcosa da leggere?" e mi ritrovai lì con la Pietra Filosofale tra le mani. Eh si, la mia storia d'amore con Harry Potter è cominciata su un cesso... Quando cominciai a leggerlo io, i primi quattro libri erano già usciti e nell'attesa degli altri me li rilessi tutti anche due o tre volte. Ho così tanti ricordi personali legati a questi libri che sarebbe impossibile elencarli tutti. Sono stati uno svago, una fuga, un caldo torpore mentre fuori faceva freddo. Associo l'odore della carta dei libri di Harry Potter al caldo rilassante del tea, al sapore dello zenzero e della cannella e alle notti passate sotto il piumone, nel silenzio e alla luce della lampada, mentre fuori pioveva e tutti dormivano. Quel mondo splendido, vero per quanto assolutamente irreale, quelle ambientazioni calde, umane, semplici, fatte di camini, poltrone imbottite un po' sfatte, di amici, di dolci, quella britannicità che amo e che viene fuori in ogni pagina. Il rispetto e l'amore per la diversità, per la lealtà, per la cultura e l'autenticità personale, contro tutto ciò che è omologato e banale, ne fa una lettura importante per bambini, ma non solo. L'ho ritrovato nel caos adorabile di Londra e ad ogni passo a Edimburgo, nei sui muri, nei sui vicoli, nei suoi odori, nei suoi affascinanti misteri. L'ho ritrovato guardando fuori da una finestra dell'Elephant House, che dava sul castello arroccato su una collina, proprio come Hogwarts, sul calore di un tavolo di legno, dove tutto è cominciato. Non ho mai amato così tanto un libro come i sette di Harry Potter, che sono lì sopra la mia mensola, nel posto d'onore.

Nov 25, 2008, 11:42 AM

primo libro della saga...
da consigliare ai bambini di tutte le età.
a chi ha amato il film.
a quelli a cui il maghetto e la sua autrice li hanno in odio.
a credenti e miscredenti.
a chi non ha paura della fantasia.

Sep 1, 2007, 3:20 PM

La casa editrice Salani sembra voler approfittare del traino della serie (in vista dell'uscita di Harry Potter e i Doni della morte – Parte II nei cinema, il 15 luglio), e, poco dopo la pubblicazione della nuova edizione economica da parte dell'editore inglese Bloomsbury, presenta un'edizione speculare -la terza in Italia- di Harry Potter e La pietra filosofale, cui seguiranno gli altri sei romanzi della saga. L'edizione, senza illustrazioni interne e più piccola e maneggevole della precedente a copertina morbida, presenta una particolarità che sicuramente ne garantirà la vendita anche a molti dei lettori che già possiedono il romanzo: è stata infatti ritradotta, a cura di Marina Astrologo. Le modifiche, oltre a ripristinare in moltissimi casi i cognomi originali dei personaggi, correggono alcuni piccoli errori presenti nelle versioni precedenti.
L'introduzione di Stefano Bartezzaghi è chiara:

Nella pratica questo [il fatto che al momento di tradurre ogni volume i successivi non fossero stati scritti] ha significato tradurre alla cieca e non avere la possibilità di scegliere con la necessaria ponderazione.

Certo. E' questo il motivo per cui sarebbe meglio tradurre letteralmente, e non prendendosi fantasiose licenze poetiche immotivate. Per fortuna, almeno in questo caso, si può dire che non è mai troppo tardi. Ecco alcune delle modifiche essenziali:

- Le Case:
Pare che l'intento dei primi traduttori fosse quello di inventare un accostamento animale/colore, ignorando bellamente il fatto che tali colori non fossero presenti nei nomi originali e, anzi, a volte non fossero nemmeno quelli rappresentativi delle Case cui si riferivano. Nonostante l'intento dichiarato nella Prefazione della nuova edizione di abbandonare questa combinazione, solo nel caso di Tassorosso, diventato Tassofrasso (in originale Hufflepuff), si è portato al termine; le altre Case hanno mantenuto i loro nomi: le altre Case hanno mantenuto i loro nomi: Corvonero (Ravenclaw), Serpeverde (Slytherin)e Grifondoro (Gryffindor).

- I nomi dei personaggi:
Per alcuni nomi, al contrario delle precedenti edizioni, è stata mantenuta la forma originale. Tra i professori, la McGrannitt è tornata a essere McGonagall, Raptor è Quirinus Quirrell, Vitious è Flitwick, e così via. Sono stati invece mantenuti due importanti nomi discutibilmente tradotti in passato, ovvero Silente (al posto dell'evocativo Dumbledore, lett. Calabrone) e Piton (Snape). Tra gli studenti, Neville Paciock compare come Neville Longbottom (lett. Sederone), Tiger è Crabbe, Oliver Baston è Oliver Wood, è stato corretto il cognome Susan Hossas (ridiventata poi Susan Bones nei volumi successivi), e Calì Patil è tornata al suo nome indiano Parvati. Tra gli altri, Gazza e Mrs Purr sono Filch e Mrs Norris, il Ministro Caramell è Cornelius Fudge, Pix è tornato a essere Peeves, Fiorenzo ha ripreso il suo nome Firenze, e il rospo di Neville, Oscar, è Trevor.

- Minuzie:
Il sorbetto al limone che Silente offre alla McGonagall nel primo capitolo è tornato a essere una caramella; le caldarroste che Ron ed Harry arrostiscono durante le vacanze natalizie sono di nuovo dei marshmallows; soprattutto, il nome originale dello Specchio delle brame, The Mirror of Erised (speculare di Desire), è stato analogamente reso, in quest'edizione, con Specchio delle Emarb.
- Alcune creature magiche hanno ripreso i loro nomi: i folletti, ad esempio, sono tornati a essere goblin. Secondo l'introduzione, anche alcuni degli incantesimi dovrebbero essere stati modificati, ma in questo primo libro non mi è sembrato di trovarne di nuovi.

Attendiamo i successivi per comprendere se è stato corretto anche l'errore più grossolano di tutti, ovvero l'indistinzione tra sanguesporco (mago nato in una famiglia babbana, come Hermione) e mezzosangue (mago nato da un genitore mago e uno babbano o nato babbano, come lo stesso Harry).

May 2, 2011, 3:40 PM