Mai mi è capitato di leggere libri scritti da tutti i componenti di un nucleo familiare: il compianto padre Nanni Bignami e la madre Patrizia Caraveo sono scienziati di fama internazionale e autori di ottimi libri di divulgazione che fano parte della mia libreria da anni.
Però la loro figlia mancava all'appello... ed ecco colmata la lacuna!
Un testo ironico, divertente, dissacrante visto dagli occhi pungenti e sarcastici della figlia di due astrofisici, alla mercè di una tracotante figura paterna.
Un punto di vista unico che mette in luce il lato umano di un personaggio scientifico dalla caratura mondiale che abbiamo conosciuto solo come tale, in contesti formali.
Curiosi aneddoti, esilaranti situazioni, momenti tragicomici, di astronauti, scienziati, politici, lincei, nobel,.. raccontati senza peli sulla lingua .. che inevitabilmente vi faranno sorridere.. e che altro non sono che un commovente congedo postumo di una figlia verso il papà.
Letto per curiosità (e per la sua brevità), confesso di averlo trovato piacevolmente stravagante. L'infanzia e l'adolescenze dell'autrice non sono proprio state delle più comuni, con il padre che si è ritrovata e forse sì, meritava di essere raccontata. Sopravvivere a un padre scienziato non è così scontato come potrebbe sembrare.
Certo, avere due genitori astrofisici garantisce un’infanzia e un’adolescenza fuori dal comune, e la cosa ha i suoi lati negativi. Ma sono tanti anche quelli positivi: gli stimoli, gli incontri, per non dire dell’estrema, e a volte spiazzante, imprevedibilità della vita quotidiana. Tenero, fragoroso, ironico, divertente, affettuosissimo ricordo di Nanni Bignami, un padre decisamente impegnativo, scritto dalla figlia Giulia.