Solidi come rocce, brillanti come gemme

Come sono belli questi racconti di Daphne Du Maurier! 
Nella galassia variegata di tutto ciò che ricade sotto la denominazione di “racconto” si trovano materiali molto eterogenei, forse più che nella categoria “romanzi”. Alcuni testi molto amati, di pregio finissimo e frutto delle migliori penne, sono imbastiti su trame semplici che servono da base, quasi da pretesto, perché lo scrittore possa fare sfoggio del proprio stile. Ridotto alla sola trama, Madame Bovary si può raccontare in 3 righe. E che dire poi di Gita al faro? 

Uno dei motivi per cui ho apprezzato questo libro - che raccoglie 6 racconti scelti dalla scrittrice per una raccolta apparsa nel 1952, è che la Du Maurier (autrice di cui ancora ho letto pochissimo) vi si rivela, oltre che straordinaria prosatrice, formidabile creatrice di storie.

Questi racconti sono ben pensati, fanno sfoggio di una vena di suspense che si appoggia a trame ben congegnate. Chi vive recluso nel remoto eremo sugli alti picchi del Monte Verità? Perché l’albero di melo in giardino ha assunto sembianze inquietanti? Come farà la marchesa ha liberarsi dell’amante divenuto invadente? Perché all'improvviso gli uccelli si sono fatti minacciosi?

Non si legge per inerzia, si vuole davvero conoscere come la vicenda andrà a finire e mai la scrittrice delude con soluzioni raffazzonate o trovate tappabuchi. E poi che stile! Austero ma sempre accurato, sempre della giusta misura, con descrizioni che si prendono il tempo che ci vuole per scolpire nella mente del lettore una scena che si staglia nitida nel cervello, non appena si chiudono gli occhi. 

Splendido libro. Consigliato anche a chi non ama la forma breve per dar loro l'opportunità di ricredersi. 

Oct 7, 2024, 9:07 PM
Sei racconti magistrali

Una scrittura elegante e raffinata, atmosfere conturbanti, piene di suspense crescente.
Le descrizioni dei luoghi e la psicologia dei personaggi sono profondi e ben definiti.
In passato, Daphne Du Maurier è stata etichettata, per anni, come una scrittrice “romantica”, ma in questi sei racconti, non c’è spazio per il romanticismo (come credo anche nel resto delle sue opere).
In questo libro edito da “Il Saggiatore”, trovato usato perché fuori catalogo, sono raccolti: il conosciutissimo “Gli uccelli”, “Monte verità”, “Il melo”, “Il piccolo fotografo”, “Baciami ancora, sconosciuto” e “Il Vecchio”.
Uno più bello dell’altro, ne sono rimasta affascinata!
Cercherò di recuperare anche le altre pubblicazioni di questa grandissima scrittrice!

Oct 5, 2024, 5:04 PM

Magnifica raccolta di sei racconti della grande Daphne! *_*
Una sola parola li descrive benissimo tutti e sei, ed è straniamento. Ognuno di questi piccoli gioielli dalla scrittura semplice e raffinata a un tempo (com'è nello stile dell'autrice) lascia infatti straniati, sottilmente inquieti e con la sensazione di non aver afferrato del tutto ciò che l'autrice voleva comunicarci...Poi li trovo davvero ben assortiti, perché affrontano una certa varietà di temi: dal soprannaturale al thriller, fino ad arrivare alla fiaba.
Ma ora ve li presento nel dettaglio! ^^

1) Gli uccelli
Il racconto più famoso, che giustamente dà il titolo alla raccolta, è ambientato in un piccolo paesino affacciato sul mare, i cui uccelli cominciano improvvisamente e inspiegabilmente a farsi aggressivi e pericolosi. Ma forse il fenomeno non è isolato...
Non ho purtroppo visto il celebre film, ma rimedierò! Ormai non posso più guardare assembramenti di pennuti senza pensare a questa storia, per fortuna non sono facilmente impressionabile...Ma aspettate, vado a sprangare le finestre! xD
Voto: 7/10

2) Monte verità
Il racconto più lungo e anche il più introspettivo. Un uomo molto amante della montagna, che scala spesso in compagnia di un amico, crede che i bei giorni delle scalate siano finiti quando costui si sposa. Ma si sbaglia di grosso: la moglie dell'amico, oltre ad essere bellissima e intelligente, è a sua volta una provetta scalatrice. Tuttavia qualcosa di strano cova in lei, una sorta di affannosa ricerca, che si manifesterà in pieno durante la scalata su una montagna chiamata Monte Verità...
Qualcuno potrebbe trovare questo racconto un po' noioso e troppo mistico ma io l'ho apprezzato molto, trovo che la sua atmosfera sia davvero affascinante.
Voto: 7/10

3) Il melo
In assoluto il racconto più inquietante. L'ho letto per strada in un pomeriggio assolato e mi ha dato ugualmente i brividi, lo sconsiglio di sera! xD
Un uomo di mezza età, rimasto vedovo, comincia a notare stranezze in uno degli alberi del suo giardino, un melo. Non somiglierà troppo alla moglie defunta, con quel suo aspetto sfiorito e la schiena perennemente curva, con quell'aria di tacito rimprovero stampata in viso...?
Racconto davvero magistrale, in cui il sottile orrore si mescola a un'analisi del rapporto coniugale in cui è difficile capire chi sia la vittima e chi il carnefice.
Voto: 9/10

4) Il piccolo fotografo
Con questo racconto abbandoniamo l'atmosfera mistico-paranormale dei primi tre per virare verso il thriller.
Una bellissima nobildonna è in vacanza con le figlie e la bambinaia in una località di mare, ma si annoia. Ed ecco che l'avventura bussa alla sua porta sotto le spoglie di un fotografo di paese, che si innamora perdutamente di lei. Ma alcune avventure sono pericolose...
In questo racconto la bravura descrittiva della Du Maurier è all'ennesima potenza! Mi sembrava di sentire la salsedine sulla pelle, il sole caldo sulla testa, l'angoscia da preda braccata. Molto bello.
Voto: 8/10

5) Baciami ancora, sconosciuto
Racconto piuttosto breve, che come il precedente sconfina nel thriller ma ha un piacevole retrogusto dolce e malinconico.
Il protagonista, un bravo ragazzo che lavora come meccanico e vive a pensione presso un'anziana coppia, durante un pomeriggio al cinema resta folgorato da una ragazza e la segue mentre torna a casa. Tra i due sembra sbocciare l'amore, ma la ragazza ha una strana passione per i cimiteri...
Davvero un piccolo gioiello questo, più ci penso più mi piace.
Voto: 8/10

6) Il vecchio
Il racconto più breve e meno bello. La protagonista racconta una strana storia, che coinvolge un vecchio burbero e la sua strana famiglia, avvenuta a pochi passi dal luogo un po' pittoresco in cui vive, tra boschi e laghi.
Ammetto di non averlo capito completamente...credo sia una sorta di fiaba rivisitata, ma forse per comprenderlo appieno bisognerebbe conoscere l'originale, chissà xD
Voto: 5/10

Oct 16, 2016, 7:54 PM