A tratti ci si perde nell’affastellarsi dei racconti, anche per via di un periodare talmente ampio da sembrare talvolta quasi fuori controllo, ma è un romanzo riuscito e suadente, non solo per quel che narra ma anche e soprattutto per la lingua che Fabio Greco crea per farlo. Qui la recensione completa:
http://www.puglialibre.it/2016/12/il-nome-dellisola-di-fabio-greco/

Dec 14, 2016, 11:45 AM

Il nome dell’isola di Fabio Greco è un libro molto diverso dai soliti cui siamo abituati, non racconta di una storia definita nello spazio e nel tempo in cui agiscono determinati personaggi, vittime di dissapori e sofferenze o destinatari di gioie e trionfi. Fabio Greco ci attira con le sue parole in un labirinto linguistico, come il fluire di un fiume cui accorrono numerosi affluenti, così le storie si intrecciano tra loro e si fondono in un unico grande racconto che altro non è che un grande affresco custode, nelle sue immagini, della metafora della vita.

La fantasia e la realtà si cedono il passo di continuo tanto da confondere il lettore e da trascinarlo in un crogiolo linguistico, se la storia sia frutto dell’immaginazione o realtà non è più rilevante, il lettore è infatti rapito dalla magia che vive tra le pagine del testo e costruisce una vera e propria atmosfera.

Il nome dell’isola è un libro di ricordi, di fantasie, di sogni, di desideri dove l’unica certezza e l’unica realtà è rappresentata dalla Morte, tutto il resto costruisce una cornice colorata all’effimera esistenza dell’uomo. I tre vecchiarazza, cosi Fabio Greco li definisce, sono i pilastri della storia con il compito di tramandare al prossimo, impersonato dall’artista Masello, i segreti e le tradizioni dell’isola delle Pazze che spogliata dalla sua natura antropomorfa altro non è che un pezzo di terra in mezzo al mare, così come l’uomo non è che un puntino nella vastità dell’universo ma l’isola allo stesso tempo si fa espressione della fantasticheria e della forza dell’immaginazione tipica dell’uomo.

Siamo dei sognatori e trasformiamo storie in romanzi, le leggende in verità e le superstizioni in manifestazioni della fede, il nome dell’isola è un libro sull’uomo, sulla vita e su come siamo bravi a giocare con il mondo e la realtà che ci circonda sfruttando gli strumenti che abbiamo a disposizione. L’isola delle Pazze e l’origine del suo nome sono divenuti ormai la ragione di vita dei tre vecchiarazza, ognuno di loro dà la propria versione del perché le sia stato assegnato quel nome ed ogni qualvolta raccontano la loro storia questa si arricchisce (o si impoverisce) di dettagli sempre nuovi.

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Apr 4, 2017, 9:30 AM