« Più tardi andammo in cucina a vedere se in frigorifero c'era qualcosa da mangiare. Robin aprì una birra e la schiuma mi colò giù dalla mano fin sui piedi, ed era come stare sulla spiaggia al limitare dell'acqua. […] Il reggiseno era abbandonato sul pavimento come una conchiglia aperta. »
Dato che in genere (spessissimo) le antologie di racconti di autori diversi non sono all'altezza per mancanza di uniformità e perché di solito infarcite di storie tutto fuorché memorabili è bene dirlo: lodi a Freeman, il curatore di questa antologia (racconti, brani inediti di romanzi, poesie) , e lodi alla Black Coffee che ha avuto il coraggio di pubblicare una rivista (che di questo, in teoria, si tratta). Spero vivamente ci siano altri numeri in uscita, perché le opere selezionate da Freeman sono davvero di alto (alcune altissimo) livello, e tutte di autori praticamente sconosciuti in Italia, e più che promettenti per il resto del mondo (altra qualità della selezione: non ci sono solo autori made in USA, sempre che la definizione abbia un senso).
Faccio fatica coi racconti... ma riconosco il valore di pubblicare delle piccole grandi speranze. Il racconto della rivalutazione artistica post mortem, di parti di corpi umani e quello sul controllo delle informazioni, nel regime cinese, mi sono piaciuti particolarmente e mi hanno aperto a grandi riflessioni.