Raccolta di racconti estremamente stuzzicante per i diversi registri adottati in modo quasi sempre efficace. C’è il registro onirico/lynchiano (“Favola”, “Sangue finto”, ma soprattutto “Intuizione”) in cui ci si addentra nelle serpentine illogiche tipiche dei sogni, in mondi che assomigliano al nostro ma soltanto a un livello superficiale con piani di lettura allegorici a volte fin troppo chiari. C’è il registro fantastico/distopico (“Cena di aragosta” e il gioiello “Tu, che scompari”) in cui bisogna affrontare piccole/grandi apocalissi. C’è il registro realista (“Forse non sarò quella che vuoi, ma sono fatta per te”, “Medusa” e il gioiello “Vittima di soffocamento”) in cui situazioni più o meno ordinarie si innervano pian piano di inquietudine e accumulano una tensione crescente a tratti insostenibile. Il tutto scritto in maniera davvero eccellente, anche i racconti grotteschi dei quali non ho colto il senso in questa prima lettura.
Ho terminato di leggere "Intuizioni" di Alexandra Kleeman ed ora, citando la Consoli, sono confuso e felice.
Questa è un'antologia di racconti, divisa in tre parti, la prima legata alla nascita e l'arrivo nel mondo, la seconda sull'esisteza e nella terza la fine delle cose.
Il tutto scritto in perfetto stile Kleeman, quindi surreale, bizzarro, onirico ed assurdo. La malinconia ed uno stato di disagio sono le emozioni che collegano tutte le storie, in questo testo per nulla facile, dove l'autrice sperimenta ed utilizza una narrazione ondivaga e quasi mai rassicurante ma con una buona dose di black humour. Piena di pericoli, accette, sangue, chele e meduse.
Sono stato destabilizzato da molti di questi racconti, altri hanno toccato corde sensibili ed altri ancora sto cercando di processarli e farli miei. Una donna chiusa in una vita già decisa e scritta dalla quale non c'è scampo, un'altra che, tramite la fine di un'amore vedere anche sparire tutto il mondo che conosce, pezzo dopo pezzo, insomma eventi inspiegabili che mostrano le incoerenze, le difficoltà, le fragilità, ciò che abbiamo dovuto accettare o, in alcuni casi, epifanie sulla vita che stiamo affrontando.
Il libro edito da Black Coffee è stato tradotto da Sara Reggiani, co-fondatrice della casa editrice stessa e alla quale va il plauso per la traduzione di questa opera così variegata e particolare.
Se quindi volete anche voi, sperimentare ed avete lo stomaco abbastanza forte per reggere racconti che disorientano e che a volte sembrano non avere un finale definito o rassicurante, questo libro può fare per voi.