Quello che segue in quest'opera è la vivisezione di un ricordo frapposto a quella del corpo. Come esso, anche la memoria risente del deterioramento ed è il tempo il suo bisturi, e ciò che l'uomo può fare è tentare di recuperare la carne dal corpo, smembrarla, come fosse frammento del ricordo, ma che risulterà distorto, sgualcito e omesso, perché come cuciamo la carne per farne cicatrice di una vecchia ferita, anche la memoria può essere dolorosa e sofferente. Esisterà mai una vita anodina?

Nov 8, 2024, 12:56 PM
EL INFIERNO.

Una novela sádica. Una novela para masoquistas.
Sade estaría orgulloso al contemplar como en pleno siglo veinte, dentro de una cosa llamada noveau roman , se integraban sus más apasionados delirios; mutilaciones descritas al veinte por cuatro. placer patológico ante el martirio corporal de una victima pasiva y sin embargo…
Puedo afirmar que esta novela es un deleite sin lugar a dudas.
Novela que esta llena de inquietantemente de dudas, de escenas perturbadoras, de escalofriantes descripciones, de tiempos muertos que se manifiestan poderosamente, de rigor en el desarrollo narrativo.
Porque narrar una historia alrededor de un solo instante, de crear tautologías para que, como en una doble hélice en ascensión, la trama vaya creciendo y caiga una y otra vez en la pregunta ¿Recuerdas? Y esta nos lance a una nueva variante de algo que presentimos ya haber conocido y dejarnos una suerte de deja vu acompasado para tropezar de pronto con la fotografía del martirio y degollamiento de ese alguien que nunca llegamos a identificar.
La historia solo va a contarnos las reflexiones, las voces que hablan y que cuentan algo, personajes que intervienen de pronto para ahondar en detalles que estaban inconclusos pero crean otros nuevos, mientras una mujer espera al personaje titular, un médico del que sabemos tiene practicas cirujanas muy sui generis. Es tan espectacular que el personaje desollado sabemos que es un chino y, sin embargo, después dudamos si no será la mujer que está aguardando al misterioso personaje: ¡Y es que siempre tenemos la fotografía de martirio delante de nuestros ojos…!
Un solo instante que contiene todos los horrores posibles como leit-motiv narrativo y que siempre mantiene al lector con la atención fija en sus páginas es cosa de literatura mayor.
Es curioso que sepamos después de leer este libro que es cierto aquello de que el infierno cabe… en un instante.

May 28, 2009, 11:47 PM

Credo che sperimentare, o ripubblicare romanzi sperimentali non sia un delitto, ma questo Farabeuf, dello scrittore messicano Salvator Elizondo, mi ha spinto a domandarmi se dovesse essere, se questo testo, pur fascinoso qua e là, meritasse di tornare in libreria, nelle nostre, o di guadagnarsi una particolare attenzione.

Siamo nei territori del realismo magico, direi, o del magicismo realista, ho sentito nominare Joyce e alcuni nomi eccellenti della letteratura latino-americana, come Cortazar e Rullo.
Quello che ho trovato è una fantasia che prende le mosse dalla storia del medico-chirurgo francese, realmente esistito, Louis Hubert Farabeuf. Dal suo interesse per l´arte dell´amputazione nasce appunto una narrazione libera che confonde personaggi e piani temporali: Pechino all´inzio del novecento e una cerimonia di Lingchi (una pratica di tortura ed esecuzione che consisteva in un lento ferimento e smembramento del condannato) alla quale Farabeuf avrebbe assistito, la solita, risaputa, politica del ricordo, due donne, una delle quali infermiera, i cui confini si confondono, un appartamento a Parigi, una passeggiata sulla spiaggia, i paralleli tra smembramento ed erotismo, tutti temi e suggestioni potenzialmente interessanti, ma che secondo me non vengono nobilitati da una lingua sufficientemente visionaria.
Mi spiego meglio: dove manca (quasi) completamente la trama, è il linguaggio che deve elevarsi o abbassarsi o chiamare ambienti, sensualità, attorcigliare o farsi lucido o delirante, questo succede però troppo poco, è come un romanzo sperimentale o joyciano vissuto con un linguaggio che mai sa andare oltre a dei propri troppo ragionevoli limiti, dalle parti del realismo appena accelerato dalla scrittura automatica e dalla volontà di non conformarsi alle convenzioni del romanzo lineare, e che trova momenti di eccellenza solo nella descrizione minuziosa e ispirata di quelle tecniche al quale lo scrittore (e il medico) sembrano tenere veramente, ovvero a racconto, peraltro mai morboso, delle torture sopra evidenziate.

In generale credo che non tutti i (presunti) classici minori dimenticati, siano destinati a diventare classici minori indimenticati, per quanto riguarda il mio gusto questo Farabeuf avrebbe potuto benissimo continuare a riposare in un decoroso oblio.

Jul 26, 2018, 7:28 PM