Un libro incredibile ma purtroppo ormai introvabile se non in qualche biblioteca o mercatino dell'usato. Storia di grandi uomini d'altri tempi che difficilmente nella nostra epoca di immaginario hollywoodiano riusciamo a comprendere o giustificare. Bayer, giornalista argentino, prova con alcuni errori e preconcetti, a raccontare semplicemente con ottime documentazioni investigative la vita al limite dell'assurdo e del poetico di un anarchico la cui sublime poesia nell'azione è l'automatica violenza ad una società repressiva ed opprimente dei primi anni 20 in cui l'annullamento totale dei limiti imposti dalla morale borghese ma non solo della sua e nostra epoca lo porteranno inevitabilmente a vivere senza compromessi. Amore e odio si alternano e convivono in piena sintonia in un libro che trascina come un romanzo ma che ti sconvolge nella sua autenticità storica ma in primo luogo umana. VOTO 10/10