I destini di un gruppo di personaggi più o meno coinvolti nella morte di un attore e della sua amante, si incrociano nei dintorni dello studio di uno psicanalista. Un libro verboso, inconcludente, divertente solo a sprazzi, che sembra non finire mai, benché sia breve. Anche l’espediente narrativo dello psicanalista non è portato fino in fondo, i brevi capitoletti infatti sono a volte costituiti dai monologhi dei pazienti, altre volte sono narrazioni in terza persona, altre ancora, riflessioni in prima o seconda persona, in cui l’analista non c’entra niente. L'impressione è che autore cerchi l'ironia a tutti i costi, ma finisca per essere importuno, più che simpatico o graffiante. Boh.

Jun 16, 2008, 6:55 AM