Pregiudizio ...

... e condanna sociale, oltre un secolo fa.
Di solito si dice dei grandi narratori, " sembra scritto oggi, tanto pare attuale...".
Questa volta no. Il tema esiste ancora oggi ma con presupposti e prerogative tanto inimmaginabili per i tempi, che la lettura è una autentica passeggiata in una macchina del tempo.
Questo misto di rapporti sociali e familiari, nel profondo sud di fine ottocento ( si pensi all'onore, alle corna, alla religione invasiva, ai duelli ), viene reso da Pirandello in una maniera cosi meravigliosamente angosciante, verista, naturalistica da essere, per un lettore, di qualunque tempo, di qualunque sesso, una fonte di letteratura allo stato puro. Vengono resi dai suoi personaggi limpidi ed impietosi, stati d'animo, emozioni, tattiche amorose in quantità industriale, tanto da venirne travolti.
Se questo era un lavoro di esordio, non ci stupisce il successo che in seguito e ben meritato arriderà a Pirandello.
Un solo neo riguarda il finale, con annunci di suicidio per Marta, la nostra Esclusa, che non ho ben capito se verranno realizzati o solo paventati.
Da leggere assolutamente.

Sep 27, 2022, 4:58 PM
Ely

Magistrale racconto pirandelliano sulla condanna sociale e sui pregiudizi; di quanto è difficile essere una donna.
Sentirsi colpevoli anche quando non lo si è, e sperare nel perdono per qualcosa che non si è mai compiuto; quanto è brava la società, a fartelo credere e poi a metterti all'angolo.

Jun 3, 2012, 5:30 PM

Sicilia, primi del 1900.
A casa di Antonio Pentagora si sta consumando una tragedia: il figlio Rocco è stato, a detta sua, tradito dalla moglie Marta.
Il padre con ghigno beffardo e soddisfatto gli risponde:"io te l'avevo detto che sarebbe successo, che quella lì non te la dovevi maritare" e sprona il figlio a cacciarla via di casa con ignominia, cosa che lui fa di lì a poco.
La povera e innocente donna, marchiata per sempre con la lettera A di adultera come la protagonista de "la lettera scarlatta" , si ritrova abbandonata da tutti, anche dal padre che si sente disonorato da questa figlia degenere, calunniata dall'intero paese a più non posso, una donna oramai perduta che solo con l'aiuto della mamma e della sorella, le uniche due persone che le rimangono accanto, riesce a trovare la forza per andare avanti.
Il paradosso sta nel fatto che alla fine quell'idiota del marito si ravvede dello sbaglio e ritorna prepotentemente a richiedere l'amore e la presenza della donna al suo fianco, peccato che lei poi le corna, quando lui l'ha abbandonata in mezzo a una strada, gliele ha messo sul serio(con tanto di nascita di un bambino).
Primo romanzo scritto da Luigi Pirandello che, visti i tempi che corrono, non è poi così tanto remoto nel tempo come mentalità, un romanzo che ha come base una tragedia ma in alcuni punti strappa un sorriso amaro per la grande assurdità della situazione, uno spaccato di una società arcaica, bigotta e sempre pronta quando c'è da puntare il dito(ovviamente poi a casa loro non guardano mai), un romanzo dove vengono presi in giro tutti i difetti di una società superficiale, sempre pronta a giudicare tutti coloro che violano le leggi del perbenismo di cui si fanno tanto vanto.
Classico romanzo pirandelliano, intelligente, geniale, ironico e che lascia tanta amarezza.

Jun 30, 2022, 5:27 PM