"Ogni borghese, nel calore della gioventù, almeno per un giorno, per un minuto, si è sentito capace d’immense passioni, di grandi imprese. Il più mediocre dei libertini ha sognato sultane; ogni notaio porta in se i relitti di un poeta."
Se perdura è il cosiddetto bovarismo.
Ma naturalmente noi siamo moderni e ciò non ci preoccupa più di tanto.
Se incontriamo una Bovary andiamo tosto a salvarla!
Un momento.
Andando a salvarla incarniamo esattamente ciò che lei desidera per mantenere il suo bovarismo.
Diavolo d'un Flaubert! Oltre che dar nome a un carattere ha creato un dilemma insolubile.
Emma, dovrai pensarci da sola mi sa.
Emma Rouault, orfana di madre, decide, dietro la spinta del padre, di sposare Charles Bovary, vedovo, medico.Charles s'innamora subito, la venera, l'adora " Non poteva trattenersi dal toccare continuamente il suo, pettine ,i suoi anelli, la sua sciarpa.Talvolta le dava grandi baci a piena bocca sulle gote, o le dava tanti piccoli baci infila lungo il braccio nudo, dalla punta delle dita alla spalla.Andava ruminando la suafelicità" .Emma, invece, non prova entusiasmo, per la nuova vita nè per il marito, lo trova piatto , " le sue espressioni erano regolari, la baciava a ore fisse, era un abitudinario non aveva nulla di strordinario".
Emma l'eterna incontentabile, alla ricerca incessante della novità, delle passioni che le fanno battere il cuore, sempre in continua tensione.Il suo scopo è vivere uno stato perenne di bramosia, un vorace desiderio d' amore: così ama Rouland, poi Leon, ma è solo un'illusione la sua, lei ama chi non l'ama, o forse lei s'illude di amare. Desidera solo di evadere dalla realtà, privilegiando l'illusione, le piace vivere in un'eterna tensione, pur di sfuggire alla monotona vita coniugale.
Madama Bovary, non è tra le mie corde, la trovo anaffettiva, ( pochi sono gesti di entusiasmo verso la figlia), non riesce a individuare le persone che l'amano sinceramente, è bugiarda, manipola il marito abilmente, s'indebita per la smania del lusso e infine approda alla morte, e muore non avendo mai provato la felicità
"Si, ma non era felice, non lo era mai stata.Da dove veniva quella insufficienza della vita, quell'istantaneo imputridirsi delle cose....Tutto era menzogna"
È morta disperata .
L' unico personaggio che ha il mio tenero affetto è il marito, non ha mai sospettato i tradimenti della moglie, si preoccupa e si occupa di Emma con una dedizione unica , la giustifica anche, dopo aver ritrovato le lettere d'amore rivolte ai suoi due amanti.
" Charles, sveglio pensava sempre a lei,... Rodolphe, dormiva tranquillamente; Leon , laggiù dormiva anche lui".
Scrittura incantevole, fluida, descrizione accurata dei personaggi: Flaubert mi piace
4 stelle
Ho iniziato la lettura di Madame Bovary senza conoscerne la storia, nonostante il libro sia famosissimo; mi aspettavo onestamente un contenuto completamente diverso da quello che ho incontrato.
Forse perché non avevo grandi aspettative o forse semplicemente per il suo valore intrinseco, fatto sta che il romanzo di Flaubert mi ha entusiasmato.
Mi ha entusiasmato per l'efficacia della scrittura; non ricordo noia, non ricordo episodi ridondanti, non ricordo difficoltà di lettura. Ricordo solamente la nitidezza delle situazioni, la definizione accurata dell'ambiente sociale della provincia francese, la meravigliosa caratterizzazione dei personaggi, la struttura lineare del romanzo.
E mi ha entusiasmato il modo in cui viene trattato il soggetto. Emma, forse a causa delle letture romantiche e sentimentali fatte in gioventù, si crea grandi aspettative dalle relazioni sentimentali e dalla vita in genere. E queste aspettative si scontrano irrimediabilmente con l’esistenza mediocre e provinciale in cui le tocca barcamenarsi al fianco di un marito buono e onesto, ma anche poco intelligente e di scarsa ambizione. Emma sfoga la sua passione verso due amanti e si dedica all'acquisto di oggetti superflui ed inutili, che le servono per tentare di salire nella scala sociale. Ma nulla la soddisfa, nulla la appaga, nulla le dà motivazione.
Emma si sposa sperando di poter vivere i suoi sogni e i suoi smisurati desideri. Quello che però ottiene invece è la monotonia del matrimonio, la mediocrità del marito, la razionalità calcolata dei suoi amanti di fronte alla sua smisurata passione, nemmeno un barlume di affermazione sociale e neppure il figlio maschio che avrebbe desiderato, unica via di uscita per riscattarsi.
"Ma per lei, ecco, l'esistenza era fredda come un solaio esposto a settentrione, il silenzioso ragno della noia tesseva e ritesseva la tela nell'ombra, in ogni cantuccio del suo animo"
Un'anima in pena, Emma. Non c'è tregua per lei, non c'è soddisfazione, non c'è pace, nemmeno dopo la sua morte, quando viene vestita, quasi a sfregio, col vestito bianco da sposa.
E' disdicevole o immorale la sua condotta? Sicuramente sì, secondo i canoni dell'epoca e direi anche secondo i nostri. Ma tutto a questo mondo è relativo e la sua figura, comparata con la mediocrità, meschinità e perbenismo dei personaggi che la circondano è rivalutata, nonostante tutto.
Disdicevole e immorale, Emma, ma commovente per la sua situazione di profondo disagio, anche dello stesso esser donna:
"Una donna ha continui impedimenti. A un tempo inerte e cedevole, ha contro di sé le debolezze della carne e la sottomissione alle leggi. La sua volontà, come il velo del suo cappello tenuto da un cordoncino, palpita a tutti i venti, c’è sempre un desiderio che trascina, e una convenienza che trattiene".
Un personaggio, Emma, che non dimenticherò facilmente.