Ci sono libri che, anche se attraversano in sordina il traboccante panorama della narrativa italiana, colpiscono per l'immediatezza e la maturità e perché raccontano una storia attraverso le emozioni, quelle che ogni lettore cerca e quelle per cui un libro vale la pena di essere letto.
Eugenio Bollini è un ciclista di professione, un gregario per la precisione, ovvero uno sportivo che non è un vincente, perché il termine «vittoria» non è contemplato dal suo status ma, proprio per questo, non è nemmeno un perdente. E' uno sportivo a tutti gli effetti che, pur mantenendo i ritmi del professionista, decide di non competere perché è convinto di non avere abbastanza talento per eccellere. Un realista che sa di non poter diventare un campione e accetta di diventare un subalterno di cui nessuno si ricorderà il nome.
Bollini si muove anonimo nell'Italia di oggi in cui tutti hanno paura di sognare, compreso lui, quell'Italia dove l’ardore della conquista, della determinazione, cozza con la realtà umiliante che uccide i talenti costringendoli ad accettare delle posizioni assai inferiori alle proprie capacità.
Gobbi come i Pirenei è un affresco amaro e tragicomico della realtà quotidiana, dei vizi dell’Italia di oggi abbandonata e stravolta dal cinismo e vessata da un utopico sentimentalismo maschile che nasconde vette di vano romanticismo nella figura del protagonista convinto che si possa riuscire, perché no, ad accontentarsi della mediocrità come ultimo baluardo contro la corruzione che investe ogni cosa.
Dialoghi che rivelano spazi di genuina crudeltà, riflessioni esilaranti che si alternano a sermoni edificanti sui buoni sentimenti, rendono onore a tutti coloro che affrontano il mare dell'esistenza con coraggio e determinazione e che, come tutti i gregari di professione ,vivono una vita controvento pur rimanendo invisibili.

May 2, 2016, 11:07 AM

Sono tanti i motivi per cui questo libro andrebbe letto.
Primo: chi, almeno una volta nella vita, non si è sentito mediocre? Chi non ha avuto la sensazione che <<una sorta di “aurea mediocritas” ha sempre avvolto la mia persona e tutte le cose che facevo, condannandomi a un’inquietudine che ancora oggi mi perseguita a tradimento >> ? A me succede almeno una volta a settimana…
Secondo: le tante citazioni su musica ,poesia, libri, film, teatro, filosofia, che in parte mi hanno fatto sentire a “casa”, in parte mi hanno aperto mondi nuovi.
Terzo: la scoperta di Jim Croce. Io, che difficilmente ascolto musica straniera, l’ho apprezzato molto, forse anche per merito di un video di Time in a bottle su youtube che lascia senza fiato.
Infine, last but not least, il libro è veramente bello, ben scritto, e si legge tutto d’un fiato.

Jun 24, 2011, 9:21 PM

Perfino i ringraziamenti a fine libro sono imperdibili e in ogni pagina penso di aver ringraziato questo scrittore per i piccoli e grandi regali racchiusi lì dentro.
Libri come questo sono scoperte importanti che vorresti condividere con tutti.

Nov 16, 2011, 11:37 AM