Bellissima novella questa di Arrigo Boito, che la casa editrice Sellerio ha correttamente accompagnata con la nota critica di Remo Ceserani. Il critico infatti chiarisce come questa short story sia un piccolo capolavoro del “fantastico”. Su questo genere letterario si è scritto a lungo partendo dal famoso saggio di Todorov, ma in conclusione la condizione essenziale del Fantastico è quella dell’”esitazione”. Di fronte ad un fatto “soprannaturale”, il lettore o un personaggio interno, dotato di razionalità e conoscenza delle leggi naturali, ha un attimo di esitazione che lo fa dubitare delle sue conoscenze. Non racconto la storia perché è giusto lasciare al lettore la sorpresa e l’analisi delle sue conclusioni, ma consiglio vivamente la lettura. Il linguaggio è scorrevole, musicale con quel tanto di struttura “scapigliata”, orientata al gusto del mistero e del macabro!