Sono due i piani temporali in cui si svolge questa storia ma entrambi gravitano intorno al killer delle marionette.
Nel 1995 il tenente Roy Akerman , nel 2006 il detective Adam Strandberg, non sono bravi poliziotti, galleggiano tra estorsioni e droga, festini e ricatti.
La marionetta umana composta da parti di bambini che Akerman si trova davanti in qualche modo gli fa riprendere contatto con la realtà e come riscatto personale si impegna a risolvere il caso.
Una serie di strani suicidi resuscita la mente offuscata di Strandberg, ma non sarà questo il motivo che lo porterà ad imbattersi nel caso delle marionette e non sarà certo io a dirvelo
Ben scritto, con un ritmo da cardiopalma, capitoli brevi e incalzanti non lasciano tregua. Una trama avvincente. Non conoscevo l'autore e dopo questa lettura ho deciso che voglio conoscerlo meglio. Bravo!
Un thriller all'americana, duro e puro, con tutto quello che questa definizione comporta: personaggi granitici e mascellari anche quando sbagliano e soffrono, cattivi tenenti persi nell'imponderabile e nell'orrore. Strandberg ed Akerman tutto sono meno che poliziotti integerrimi, eppure il caso di questo assassino delle marionette, questo rapitore e mutilatore di bambini che è più che altro un fantasma che fa capolino in momenti diverse delle vite distanti dei due, li porterà ad un incontro, un confronto, alla più imprevedibile delle conclusioni. Nel giallo di Graziani non ci sono sconti: i peccati li si pagano tutti, e il tempo che passa (quasi vent'anni) non è galatuomo con nessuno.