Ho visto questo libro in uscita al Salone del Libro di Torino in promozione, e subito la copertina ha attirato la mia attenzione. Per chi ama gli eroi Marvel come me, i fumetti, e non ultimo gli X-Man, non potevo proprio evitare di avvicinarmi.
E l’autore mi ha passato il suo telefono, ha caricato il trailer del libro e sono rimasta affascinata. E come non esserlo?
Questi personaggi vi cattureranno in maniera incredibile, vi attaccheranno al libro come fosse la vostra ancora di salvataggio e vi trascineranno in un mondo che è quanto più normale possibile e una realtà che chi è di Bologna conosce molto bene.
E allora, vi chiederete, cosa c’è di fantastico da leggere?
Eh, i lettori di fantasy sono critici, diffidenti, ma credetemi, questo viaggio merita davvero la vostra attenzione.
Se la trama non vi ha incuriosito, vi posso svelare che:
– è una storia che parte dal Millenium Bag del famoso anno 1999, quando tutti eravamo terrorizzati dal perdere tutti i nostri dati al famoso passaggio di secolo
– si ha uno scorrimento di ambienti tra Italia e Francia, passando dal 2016 e rivivendo alcuni episodi in anni differenti, con un viaggio temporale
– i protagonisti sono ragazzi adolescenti molto dotati e carismatici, ma che sono pur sempre ragazzi alle prese con le problematiche di dotati che crescono in ambienti particolari e chiusi
– devono si, salvare il mondo, ma il cattivo, fino alla fine, non è assolutamente chi dice di essere e soprattutto chi non vi aspettereste mai.
Vi ho incuriositi?
È difficile in casi del genere non fare spoiler, ma la bellezza del libro sta proprio nella lettura della storia, mai scontata, mai noiosa.
Vi affezionerete ai personaggi, singolarmente, perché in ognuno di loro troverete la bellezza della sua unicità.
Avere dei poteri per quanto possa sembrare Super, significa Problemi, altri problemi, sempre problemi.
Non è facile gestirli, come scoprirete accadrà a Jennifer, che ha il controllo sull’elettricità, o a Jikan, che può viaggiare nel tempo, ma deve evitare di distruggere la tela degli eventi per non creare ripercussioni su quella che è la storia accaduta.
Inoltre sono presenti gli Atlas, dei soldati in giacca e cravatta, quasi dei cyber umani che si muovo grazie a codici informatici e con le loro abilità sono in grado di eseguire gli ordini di Magnus. Si distinguono solo grazie al colore della cravatta che indossano, gli occhiali da sole, ma soprattutto per la loro inflessibilità nello scontro con i protagonisti.
Tanta è la tecnologia che muove questa storia, a volte si rischia, per chi non è addentrato nel mondo dei cyber tech, di non comprendere cosa si sta ‘guardando’, ma l’autore riesce a rendere abbastanza chiaro il concetto, grazie anche a splendide pagine in grafica che parlano dei singoli personaggi o di eventi collegati ai social.
Vi confesso solo che il finale a sorpresa e lasciato in sospeso, mi ha un po’ indispettito, ma, come tutti i fumetti che si rispettano, ci si rimanda alla prossima puntata, che speriamo riesca a dare delle risposte a tutte le domande che ci hanno accompagnato nella lettura.
Devo dire che alcune scene e atmosfere mi hanno ricordato molto la serie Century di Pierdomenico Baccalario e le sue incredibili saghe, mentre tutta la parte informatica, un altro autore che stimo molto che è James Dashner e le sue fantasmagoriche avventure del mondo di Virtunet.
Per l’originalità della trama e la sapienza della struttura, dei disegni e dell’intreccio, non posso che dare 5 stelline.
E sperare che la prossima avventura arrivi al più presto!