Comprato nella libreria di Astypalia, in quanto sorpreso dalla sua presenza. Avevo controllato sul web è avevo visto che si trattava di due autori policizzzati, però non pensavo a tanto, ovvero ad un libro che con l'isola non ha nulla a che fare e viene presa solo come pretesto. Capisco che gli autori siano delusi dal loro vissuto politico, ma continuare ad incolpare gli altri di non capire e di seguire le sirene razziste o xenofobe ormai non regge più. Inoltre tutta limpalcatura del libro sulle frontiere e muri viene miseramente abbattuta dagli eventi attuali, dove la gente per paura del covid, si è chiusa dietro la barriera dei confini nazionali, visti come unica difesa reale. Poi basta con questa retorica falsa, del migrante (cominciamo a chiamarlo con il suo nome clandestino) paragonato ai nostri migranti o ai naufraghi della storia antica. Quando la sinistra capirà che la gente non è razzista, ma stufa della situazione, forse riusciranno a essere quell'idea che nel male e nel bene ha cavalcato la storia. Insomma un libro evitabile che la meravigliosa Astypalia in ha nulla a che fare e quello che c'è scritto lo potete leggere tutti i giorni sui giornali di regime e le loro TV.

Sep 28, 2020, 9:02 PM

Un libro che mi ha quasi costretto a leggerlo tutto d'un fiato, senza fermarmi se non per sottolineare senza sosta una frase, un'espressione, una riflessione, un ricordo dell'autore che non potevo non condividere. Ne è uscito un volume un po' rovinato ma molto vissuto. Nel libro ho rivisto la storia di anni vissuti, delle delusioni di tanti amici, di discussioni accorate. E accanto a questo, l'isola greca che emerge dalle pagine nella sua bellezza ancora quasi intatta e selvaggia: che voglia di andarci. Nonostante le delusioni e i dubbi dell'autore (e anche di tanti di noi) è un libro di speranza; non tutto è perduto finché potremo ritrovare persone (compagni) che la pensano così

Jul 19, 2020, 8:32 PM