Vuole essere una critica alla New Italian Epic e a quella letteratura che va da Fabio Volo passando per Faletti a Saviano.
Fa ridere e in alcuni casi è davvero, davvero liberatorio!
Eccezionale il dialogo tra il fantasma (ubriaco) di Marx e la sagoma cartonata dei Wu Ming.

Jan 31, 2011, 6:30 PM
Invito alla discussione

Il libro infila tutti i problemi dello scrivere-pubblicare-leggere storia, cioè i problemi dei libri che dalla storia sono implicati, che della storia si alimentano e che alla storia rispondono, allora propongo i suoi temi per una discussione iniziale.

Si sa, a spiegare una barzelletta, non ci guadagna nessuno, tanto meno la barzelletta.
Ma questo libro non è una barzelletta, è molto più complicato di un meccanismo a molla. È vero che nasce da un impulso, uno scatto, appunto, come si legge nella piccola avvertenza che apre il libro. E sembrerebbe puntare un bersaglio, quello dichiarato: i Wu Ming, l'avventurosa, spicciativa, furba teoria neo epica. Poi però la usa come sintomo, come esantema, come escrescenza di una neoformazione complessa. Per dirla in breve, di quel mercato in cui la cultura si è finalmente disciolta e disvelata. E in cui la Storia si vende sugli scaffali dei bookstores.

Sempre a questo libro Odradek ha dedicato il Commento all'ultima Newsletter: http://www.odradek.it/html/design/Newsletter.html
dove già compare il Commento della NL precedente, sempre dedicato allo scrivere/leggere di storia.

Allora, è utile cominciare da un falso chiasma. È vero che, da Erodoto in poi, ogni storia è una narrazione. Domanda: che caratteristiche deve avere una narrazione per essere accettata come storia?

Dec 14, 2011, 7:12 PM