TU: un viaggio nell'IO

TU di Federica Guida, pur essendo un romanzo introspettivo, è pieno di azione ed è un continuo susseguirsi di violenti episodi che coinvolgono l'IO stesso di una persona in quella che, fin dai primi capitoli, non può che essere la gestione di una sconfitta.
Ho scoperto il romanzo e la sua autrice per caso e sono contento di esserne stato incuriosito e coinvolto.
La prima parte del libro ha un effetto disturbante sul lettore che si trova a seguire un percorso onirico che sarà poi il fil rouge di tutta la vicenda. Segue una calma apparente prima della tempesta da cui la protagonista può uscire solo tramite un viaggio nella più tipica tradizione della beat generation. Il lungo volo aereo per raggiungere l'India in cui si confida con un uomo più anziano, chissà perché :-) , mi ha ricordato Emmanuelle e il suo volo a Bangkok. Ci sono delle similitudini tra quel viaggio, travolgente percorso di passioni nello sviscerare le emozioni del proprio ego, e questo, più legato a un itinerario interiore per far uscire sé stessi da un lutto. Entrambi i libri hanno un forte contenuto filosofico pur su basi di partenza differenti. Ma forse è più probabile che la mia mente sia tornata a George Lazenby e Sylvie Krystel che condividevano i propri pensieri nei film degli anni novanta.
Il finale è forse scontato, inevitabile ma giusto nella sua drammaticità. E poi ho trovato geniale intitolare TU un romanzo che è un percorso nell'IO di una persona. Da provare.

Dec 13, 2017, 9:34 AM