C'è chi dice NO

Le leggi ingiuste esistono: dobbiamo essere contenti di obbedirvi, o dobbiamo tentare di emendarle obbedendovi fino a quando non siamo riusciti nel nostro intento, oppure ancora dobbiamo trasgredirle da subito?

Rispettare le leggi è un obbligo. Sempre? Tutte le istituzioni, per prima la famiglia, insegnano ai bambini il valore dell’obbedienza. Thoreau insegna quello della disobbedienza. L’obbedienza porta un premio, la disobbedienza un castigo. Richiede coraggio, spirito di sacrificio, idealismo. Ma è la disobbedienza lo strappo che consente alla storia di avanzare sul solco della giustizia e non in quello della volontà di un qualunque governante. Una legge ingiusta è una forma di violenza alla quale è doveroso ribellarsi, in modo pubblico e non violento. Questo il cuore della disobbedienza civile per Thoreau e per quanti l'hanno, dopo di lui, teorizzata e messa in atto. Thoreau sostiene che è ammissibile non rispettare le leggi quando esse vanno contro la coscienza e i diritti dell'uomo. A suo avviso l’unico reale obbligo che può assumersi un individuo è quello di essere uomo, prima ancora di essere cittadino, e di agire pertanto come ritiene giusto.

Non sono nato per essere costretto. Voglio respirare liberamente.[..] Se una pianta non può vivere secondo la propria natura, muore, e allo stesso modo un uomo.

Questo celebre saggio del 1849 nasce da una esperienza personale dello scrittore. Thoreau condannò il governo statunitense non solo per l’ammissione dell’istituto della schiavitù, ma anche per l’impegno in una politica imperialistica di espansione, la cui diretta conseguenza fu la guerra col Messico. Per dissociarsi completamente da questi indirizzi politici e per non farsi coinvolgere in una qualsiasi forma di collaborazione con la condotta del governo, Thoreau rifiutò categoricamente di pagare le tasse e per questo venne arrestato. Proprio per spiegare le ragioni del suo arresto e della sua condotta, Thoreau scrisse il saggio Disobbedienza civile, che vede come tema centrale la priorità dei diritti di ogni individuo rispetto all’insieme delle leggi: in nome del rispetto della coscienza individuale, egli ammette esplicitamente il principio della disobbedienza, pienamente giustificata, a suo avviso, dal fatto che sono quelle stesse leggi che ammettono la schiavitù a calpestare la dignità dell’uomo. La disobbedienza è «civile» appunto perché fatta rispettando le leggi, perché chi disobbedisce accetta le conseguenze punitive previste. L'opera fu letta anche da Tolstoj, Gandhi e Martin Luther King per i quali fu fonte di ispirazione per la lotta nonviolenta. Così questo pamphlet del 1849 sarà l'atto di nascita di quella forma di lotta politica, assolutamente inedita, che conquisterà a sé milioni di persone e contribuirà a fare la storia del Novecento: la resistenza passiva. Il nodo della questione, ieri come oggi, è quello del rapporto tra l'individuo e lo Stato, tra legge e giustizia, tra il potere e la libertà individuale, tra la sovranità intangibile dello Stato e il rispetto universale della dignità umana, tra la legge illegittima e il dovere di resistenza.
Quando è giusto non osservare la legge ? Le leggi, dicevano gli antichi, sono mura che proteggono la città. Perciò, alle leggi si deve ubbidire. Ubbidire sempre? Anche quando la legge legalizza arbitri, violenza e paura? Anche quando violano valori ultimi come la vita e la dignità delle persone? In questi casi disobbedire alle leggi, quando sono in gioco valori ultimi come la vita, la libertà, la dignità delle persone, disobbedire è una virtù , perchè significa rifiuto di convalidare l’ ingiustizia con la propria ubbidienza. Tutte le volte che ubbidiamo alla legge, infatti, la fortifichiamo con la nostra acquiescenza: se la legge è giusta, fortifichiamo la giustizia, ma se è ingiusta fortifichiamo l’arbitrio.
Thoreau dà inizio alla trattazione con l’affermazione, secondo la quale il governo migliore è quello che governa meno. Il governo è, secondo Thoreau, unicamente uno strumento, anche se, nella maggior parte dei casi, si tratta di uno strumento inutile. Nessuna legge, secondo Thoreau, ha mai reso gli uomini più giusti, anzi, al contrario, l’obbligo di rispettare le leggi ha reso gli onesti dei veri e propri agenti di ingiustizia; basti pensare che per legge vengono organizzati gli eserciti che portano avanti guerre contrarie al buon senso e ai valori perseguiti dalla maggior parte delle coscienze e ciò è sufficiente a farci comprendere che la massa degli uomini serve lo stato non come popolo dotato di coscienza civile, ma come macchine con i propri corpi. Nella maggior parte dei casi quindi, secondo Thoreau, nella vita di un cittadino non c’è spazio per il libero esercizio della facoltà di giudizio o del senso morale, prova ne è il fatto che sono comunemente ritenuti buoni cittadini coloro che servono lo stato come fantocci nelle mani del governo.

È così che la massa degli uomini serve lo Stato, non come uomini coraggiosi ma come macchine, con il loro corpo. […] Nella maggioranza dei casi non c’è nessun libero esercizio del giudizio e del senso morale, sono al livello del legno, della terra, delle pietre

Siamo pienamente addentro al Leviatano di Thomas Hobbes, il risultato del Homo homini lupus, secondo cui la natura umana è egoistica e pronta a tutto per difendere gli interessi del singolo. Ma a questa visione negativa, che sembra a tratti l’unica descrizione possibile dell’umanità c'è già chi ha risposto 2500 anni fa.

Non sono nata per condividere odio, ma per condividere amore ( Antigone - Sofocle )

Leggere un libro è alle volte come pescare in mare con una rete. Dietro ad un libro ne viene fuori un altro. Così dietro a Thoreau esce fuori la figura tragica di Antigone. Antigone figlia di Edipo si oppone al divieto imposto dallo zio Creonte di seppellire il corpo del fratello Polinice che doveva giacere secondo la legge contro i traditori, privo di dignità e pietà umana, in pasto alle carogne e agli uccelli rapaci, perché si era opposto al fratello Eteocle, erede legittimo del trono tebano. La ribellione di Antigone ad una legge iniqua, che va contro la legge di natura di dare degna sepoltura ai morti, le costerà la vita.
Lo storico conflitto tra Creonte e Antigone, tra Creonte che difende la cieca legalità e Antigone che obbedisce soltanto alla legge morale della coscienza, fra Ius e Lex è da sempre il grande dilemma del diritto.
Ma nell'eterno conflitto io sto dalla parte di Antigone, Thoreau, Gandhi , disobbedienti per far andare avanti la vita, perché è falsa la separazione, perché è falso che possa esistere una Legge che sia contro la Vita. La vita, la sua dignità, la cura della sua fragilità, è il fondamento della legge, senza del quale la legge non è che esercizio retorico o peggio, brutale esercizio del potere: uno “sterile e colpevole legalismo”, come denunciò nel ’46 Piero Calamandrei, appellandosi invece alle “leggi superiori di Antigone”, leggi dell’umanità che poi improntarono lo spirito e i principi della nostra Costituzione.

Apr 17, 2020, 6:57 AM

Thoreau è uno di quei rari uomini che si ammirano, ancor più che per le teorie che sostennero, per la passione luminosa e la coerente franchezza con cui le vissero.
E per l’afflato eroico con cui richiamano il tuo sguardo a un destino più alto.
Uomini così aiutano il sole a sorgere.
E fanno delle parole un canto.

da La disobbedienza civile
«Non può esistere un governo in cui non è la maggioranza a dover decidere, virtualmente, ciò che è giusto o sbagliato, ma in cui a decidere è invece la coscienza? Non può esistere un governo nel quale la maggioranza decide solo in merito alle questioni alle quali è applicabile la regola dell’opportunità? Deve forse il cittadino anche solo per un momento o in minima parte affidare la propria coscienza al legislatore? Perché mai allora ogni uomo ha una coscienza?
Penso che dovremmo essere prima di tutto uomini, e poi cittadini. Non è auspicabile avere rispetto della legge nella stessa misura in cui si nutre rispetto per la giustizia. Il solo obbligo che ho il diritto di assumermi è di fare ciò che ritengo giusto

«Ho altri impegni cui attendere. Non sono venuto questo mondo soltanto per farne un comodo posto nel quale vivere, ma per viverci, comodo o scomodo che esso sia. Un uomo non deve fare tutto, ma qualcosa; e siccome non può fare tutto, non per questo è necessario che egli debba fare qualcosa di sbagliato.»

«Io non sono nato per essere costretto. Voglio vivere a modo mio. […] Soltanto coloro che obbediscono a una legge superiore alla mia possono costringermi.»



da Vita senza principi
«Che cosa significa essere nato libero e non vivere libero? Che cos’è il valore di ogni libertà politica se non un mezzo di libertà morale? È libertà essere schiavi o è libertà essere liberi? Quale delle due scegliamo?»

«Siamo provinciali perché non troviamo a casa nostra i nostri modelli; perché non veneriamo la verità ma il riflesso della verità; perché siamo deformati e limitati dall’esclusiva devozione agli affari e al commercio, alle manifatture e all’agricoltura, che sono dei mezzi e non un fine.»

«Perché dovremmo incontrarci per raccontarci i nostri brutti sogni […] e non anche […] per congratularci l’uno con l’altro dell’eternamente glorioso mattino?»

Aug 8, 2010, 6:25 AM
Ieri come oggi ..

“[..] Il genere umano capirà mai che la politica non è il campo della moralità, perché non si cura di quanto è moralmente giusto, ma prende in considerazione solo ciò che è conveniente? Perché avvantaggia i candidati piú propensi ad assecondare la convenienza, ovvero, inevitabilmente, il diavolo? E quali diritti hanno poi gli elettori di lamentarsi se il diavolo non si comporta come un angelo della luce? Ciò che serve non sono uomini politici ma uomini onesti, che riconoscano una legge piú alta della Costituzione, o delle decisioni della “decisioni della maggioranza. Il destino del paese non dipende dalle elezioni – il peggiore degli uomini è il piú bravo a vincere in quel gioco –, non dipende dal pezzo di carta che metterete dentro l’urna una volta l’anno, ma dall’uomo che deciderete di essere quando uscite di casa ogni mattina. [..]”

Passi di: David Thoreau Henry. La disobbedienza civile. iBooks.

May 31, 2018, 9:00 AM