Romanzo decisamente weird che strizza l'occhio al Solitario di Providence.L'ambientazione é distopico post-apocalittica,con richiami ai generi sovrannaturale e horror,ma direi non fantasy,come ho letto altrove.L'autrice é stata brava a mantenere viva e costante un'atmosfera di mistero e tensione,ma sempre con quell'aria di vaghezza che rende difficile individuare dei punti di riferimento certi,causando smarrimento e incertezza nel lettore.Come già accennato all'inizio,il riferimento a Lovecraft va inteso come impossibilità,per l'uomo,di opporsi a forze decisamente troppo superiori alle proprie e condannandolo,di fatto,a soccombere incondizionatamente.In definitiva,buonissimo romanzo breve di cui consiglio la lettura agli appassionati del genere.Lasciatemi,inoltre,fare i complimenti alla Hypnos,una delle migliori case editrici nel panorama nostrano
C’è davvero tanta roba all’interno di questo racconto: per cominciare un’intera ambientazione, affascinante, compiuta seppur nella brevità del racconto, ottimi personaggi, profondi, tridimensionali nel dolore e nello spaesamento che li avvolge e poi l’orrore cosmico che tutto tutto permea consegnando un racconto che deve essere metabolizzato, digerito ma che lascia soddisfatti.