Probabilmente il problema è solo mio che non ho capito dove volesse andare a parare l'autore, ma quando ho comprato questo libro l'ho fatta incuriosita da una trama che sembrava quella di un moderno noir. Mi sono trovata davanti invece una storia lentissima, scritta in modo pomposo, con un linguaggio curato ma pesante che rende la lettura noiosa. Per adesso l'ho mollato lì, senza nessuna curiosità di sapere come continua, vinta dalla noia mortale che mi ha suscitato!

Romanzo interinale

Un romanzo fondato sul dialogo tra l'indeterminatezza del precariato, la bizzarra routine della libreria e l'assurdità del mondo del lavoro; il rapporto tra marito e moglie; ma soprattutto la messa in scena indefessa e ostinata della morte, passatempo principale della coppia, che trova il proprio equilibrio creando nell'intimità domestica dei tableaux vivants al contrario. Un climax discendente nella lotta contro la madre di tutte le paure.

Lui, Lei, e quell'Altra...

Mia moglie e io è un romanzo d’esordio, un bel romanzo segnalato alla 25esima edizione del Premio Calvino, scritto da Alessandro Garigliano, catanese, classe 1975. È un romanzo costruito sull’architettura di due tempi – non verbali, perché lì, fra le pagine è all’imperfetto che ci si esprime.
Il tempo determinato, che è quello della precarietà, dell’insicurezza, dell’affannarsi a cercare un lavoro e a trovarne alcuni, a scadenza, mai rispondenti alle aspettative, mai confacenti al curriculum studiorum che uno, faticosamente, si è costruito.
Leggi tutta la recensione... Qui >> http://salonedellutto.com/2014/06/03/mia-moglie-e-io/