Sorprendente. Mi ha stupita piacevolmente per quell'inaspettata capacità di entrarti dentro. Vivevo anche io tra righe, scorrendo una pagina dopo l'altra. Un'opera prima assolutamente innovativa, soprattutto per quel che riguarda lo stile narrativo.
Complimenti.

Jan 10, 2013, 3:58 PM
http:illibrochepulsa.blogspot.it

Alle volte inizi un libro con un’idea ben precisa di quello che troverai e in un colpo solo, prepotente e arrogante, ti viene tolta ogni piccola immaginazione che la tua mente aveva creato. Tutto risulta sbagliato e stupido rispetto al tuo pensiero. L’idea che la tua testa aveva generato da un momento all’altro appare inadeguata e banale.

I ricordi non si lavano ha letteralmente modificato il pensiero che mi ero creata fin dalle prime pagine. Lo ha distrutto. Mi sono sentita ingenua e profondamente piccola di fronte all’intensità di questo libro.

In sole 204 pagine è racchiuso un mondo che spesso viene offuscato e dimenticato. Un mondo difficile da accettare e facile da dimenticare. Qualcosa che è meglio non far sapere e conoscere. Si, perché il silenzio è la migliore arma. La migliore arma per non avere il coraggio di affrontare una situazione. L’indifferenza ci rende più forti vero? . Quanta falsità e quanta ipocrisia in questa società, sempre pronti a giudicare e a tirarsi indietro quando si dovrebbero tirare fuori le unghie e lottare.

Un libro duro, violento e crudo come uno schiaffo in pieno volto. Forte e inaspettato. Di quelli che lasciano il segno, come un marchio a cinque dita impresso sulla pelle.


I ricordi non si lavano è la richiesta urlata e disperata di una donna , una denuncia contro questa società corrotta e indifferente.

La storia viene narrata da Angelica in prima persona. Il viaggio lungo e difficile di una donna rotta. Una donna con un passato difficile e impossibile da dimenticare. I ricordi non si possono cancellare. I ricordi non si lavano via con dell’acqua o grattandoli via con una spugna.

Angelica è stanca. Un mostro le ha strappato la sua infanzia, ha deturpato la sua spensieratezza di bambina e ha tirato via, come foglie secche, ogni centimetro della sua purezza .
Un mostro che lei chiamava zio.Un mostro che non riesce a denunciare in famiglia.Le parole non escono fuori. Una madre indifferente, capace di guardare solo l'apparenza e proteggere la reputazione. Una madre che di materno ha ben poco, lotta per avere una figlia diversa senza comprendere quella che ha.

Laureata a pieni voti, cerca di essere la felicità di mamma e papà, ma non ci riesce. Lotta contro i suoi scheletri del passato ed è facile, per lei, rifugiarsi in un luogo irrealistico, fatto di alcol, sesso e droga.Vende il suo corpo. Diventa una merce di acquisto. Conta gli uomini che entrano ed escono dal suo letto. Il suo corpo è stato violato. E’ sporco. Non vede via di uscita. Nessuno riesce ad ascoltarla e capirla.

Un folle gesto, tenta il suicidio. Rimane viva, perché in fondo voleva vivere!
Inizia il racconto di Angelica, rinchiusa come un animale da macello, dentro una clinica psichiatrica. Un luogo di raccolta per bambole rotte. Bambole che hanno scelto la strada della perdizione. Nessuno è in grado di ascoltare le loro preghiere, le loro richieste sono parole sussurrate di fronte ad medico .Sedare è la soluzione. Lasciarle in balia di loro stesse .
Angelica imparerà a vivere rinchiusa in quelle mura, diventerà a lei famigliare ogni paziente e ogni routine giornaliera. Inizierà una lotta ,combattuta con i pugni, contro una vita che non vuole più. Quella vita non sarà più sua. Non ora .Non qui.
I ricordi non si lavano è stata una lettura profondamente coinvolgente e delicata, racconta in modo spietato e crudo la reale situazione nel nostro mondo. Un viaggio alla ricerca di una speranza e di una nuova rinascita. L’abbandono di una madre. Una figlia non voluta. Questo è Angelica, una ragazza posseduta da mostri e abbandonata a se stessa. Senza bordi su cui appoggiarsi e rialzarsi a testa alta. La richiesta disperata di una donna che vuole lottare , ma che si rende conto l’unica forza su cui può contare è la propria. La forza di volontà.
Libro che ho divorato e che mi ha segnata. Ho vissuto insieme ad Angelica il dramma di un non ritorno, l’agonia e la difficoltà di non farcela. La battaglia contro la dipendenza e contro le sue debolezze.
Una lettura che consiglio fortemente ad un pubblico “adulto”, consapevole e non disinteressato verso i temi trattati e maturo per capirne ogni sfumatura,anche quella più sottile

Feb 11, 2013, 3:59 PM

Diffido, pregiudizialmente diffido, delle storie di donne abusate, depresse, con tendenze al suicidio. Ho l'impressione che il proliferare di dette storie sia un espediente per cavalcare l'onda editoriale che predilige questo tipo di esternazioni più o meno autobiografiche. Però dell'autrice e di questo romanzo mi avevano parlato bene e mi sono lasciata convincere. Ho iniziato a leggere sapendo già dove saremmo andati a parare. Eppure non sono riuscita a smettere. Perché l'autrice non ci racconta una storia originale, ma una storia che suona vera, autentica e sincera. Soprattutto è riuscita a non far cadere i suoi personaggi, Angelica, Roberta, Monica, Lisa, nei cliché che tanti film e tanti libri ci hanno ammannito nel tempo. Il momento più alto del romanzo, secondo me, è il confronto tra Angelica, reduce da mesi di clinica psichiatrica dopo un tentato suicidio e una vera e propria discesa nell'inferno dei ricordi e della disintossicazione, e la madre che non è mai riuscita ad amarla e accettarla. Un confronto che non cede all'intento consolatorio e lascia più domande di quante ne risponda. Nonostante la diffidenza iniziale, mi sento di consigliarlo.

Mar 3, 2013, 3:06 PM