Quello che mi ha sorpreso di questo nuovo romanzo di Paola Sironi non è solo la simpatia che riesce a infondere nei protagonisti (la famiglia Malesani) e nemmeno il meccanismo ben congegnato di fatti e misteri che si assommano implacabili fino allo scioglimento dell'enigma impedendo al lettore di abbandonare il libro, ma anche la capacità di scrivere una storia privata che si apre a problemi "pubblici" di enorme rilievo (trattati con ottima padronanza "tecnica"), che senza predominare sullo svolgimento della storia ne costituiscono però il nerbo e il filo conduttore.

Jul 17, 2013, 4:57 PM

Se per il libro precedente “Nevica ancora” avevo detto che la storia si reggeva più che altro sui personaggi e sulle loro dinamiche, devo dire ora che in questo mi sembra si sia raggiunto un equilibrio tra personaggi e trama gialla. La famiglia della protagonista e i rapporti che intercorrono rimangono uno dei cardini fondamentali e la narrazione in prima persona della protagonista, colma di ironia, è una dei punti di forza del romanzo. Lo spunto della vicenda è anche questa volta un fatto di cronaca estremamente attuale, di quelli che purtroppo troviamo ogni giorno sui quotidiani: le morti bianche. Un giallo di impianto classico, strettamente attinente alla realtà, che pur non avendo momenti o apici di tensione o pathos, risulta comunque una lettura piacevole e che dimostra come un giallo e una scrittura non scevra di ironia possano essere adatti anche per trattare di piaghe della nostra società.
Trama:
Torna la famiglia Malesani al completo: Flaminia, Massimo, Fabio e Valerio. "Il primo a uccidere" si apre con due eventi violenti: l'omicidio di una donna in un parcheggio e il pestaggio di Massimo, la cui ultima indagine, la morte di un giovane manovale caduto da un'impalcatura, ha messo a repentaglio la sua incolumità e quella di tutta la sua famiglia. Con Massimo parzialmente fuori uso, saranno la solita Flaminia e il burbero Fabio a condurre le indagini. Indagini che aprono collegamenti più vasti, ai quali manca sempre un passaggio logico, e che risolveranno solo indagando sulle storie personali dei vari protagonisti, vivi e morti, della vicenda.

Sep 8, 2013, 8:29 AM
Il primo a uccidere

Il giallo di Paola Sironi ha come caratteristica il ritmo narrativo veloce e incalzante. Da subito il lettore si trova immerso nella trama e a seguire, come spettatore muto, i fratelli Malesani nella loro nuova avventura. La storia si muove agilmente nella cittadina dell’hinterland milanese, abbozzata a carboncino, e lontana dallo stereotipo della periferia metropolitana degradata e violenta. Il romanzo inizia subito con un omicidio in stile narcos, che si consuma nel parcheggio di un centro commerciale. A cadere sotto i colpi di mitra, sparati da un SUV in movimento, è una donna. Il delitto entra in modo prepotente nell'indagine di Massimo Malesani, investigatore privato che da tempo indaga su un delitto avvenuto in un cantiere cittadino. Ben presto l’investigatore viene scoperto e percosso duramente. La faccenda però non finisce lì perché, anche se malconcio, Massimo continua imperterrito la sua indagine che si dilata a macchia d’olio fino a mettere a repentaglio non solo la sua vita ma anche quella dei tre fratelli e della sorella Flaminia, vera protagonista del romanzo che, con intuizione, ragionamento e determinazione riuscirà a dipanare il groviglio investigativo.
Marcello Tropea

Jul 31, 2014, 4:46 PM