L'autrice Patrizia Debicke van der Noot come il tenente (leutnant) Julius Aloysius von Hertenstein: entrambi efficaci, senza tanti fronzoli. Così è raccontata la prima vicenda criminosa (ma ce ne saranno altre?) che vede coinvolta "La sentinella del papa". Parafrasando una citazione del libro, descriverei con queste parole la stesura avvenuta per mano della scrittrice italiana: "Lo fece con la consueta capacità di sintesi, fronteggiando domande sue e del lettore con risposte precise, senza scendere in dettaglio ma neppure trascurare punti sostanziali, compresi molti dialoghi riusciti alla perfezione".
Mi aspettavo - in considerazione dell'anno d'ambientazione, 1506 - un testo quasi barocco, mentre mi sono ritrovata a navigare in un "moderno" poliziesco… spruzzato qua e là da una ventata di «cappa e spada», dove la mantellina lascia spazio alla divisa delle guardie svizzere.
Il tutto confezionato con uno stile minimalista. Una scelta particolare per scrivere un romanzo storico (almeno dal mio punto di vista), che mostra tuttavia dei vantaggi interessanti. L'uso economico delle descrizioni, infatti, non aiuta molto l'ambientazione, ma in compenso rende più veri i protagonisti che - seppure eccezionali nelle loro capacità (penso in particolare all'investigatore protagonista) - appaiono eroi più umani, più reali, meno epici.
Per non parlare del coinvolgimento del lettore nell'indagine intricata che, priva di contorni non funzionali, può essere seguita passo dopo passo senza distrazioni. Perché è proprio nell'investigazione che sta la forza di questo libro, più ancora che nel desiderio di scoprire i colpevoli o chissà cos'altro: tra ricerche, fughe, interrogatori, giochi di ruoli, leve psicologiche, accordi, intrighi, rivelazioni, compromessi, vendette, assalti, imboscate, scontri, complotti, elucubrazioni, stratagemmi, patti segreti, ce n'è da divertirsi. E accade così che, mentre il nostro leutnant prosegue tra conquiste e sconfitte, il lettore si ritrova a bramare di leggere il seguito - pagina dopo pagina - per vedere come va avanti, come il nostro se la cava e, poi infine, sì, per vedere anche chi l'avrà vinta.
La Debicke scrive giallo storici come se avesse vissuto e conosciuto di persona l'epoca e i personaggi di cui ci racconta. La Roma papalina, gli intrighi di palazzo ci vengono descritti con la naturalezza che probabilmente gli veniva riservata. In questo "La sentinella del papa" ci viene presentato un personaggio che probabilmente rivedremo, una Guardia Svizzera, corpo di recente costituzione, scelto dal papa per la sicurezza vaticana, in netta e naturale contrapposizione ai birri, la guardia che a Roma si occupava della delinquenza comune. L'omicidio di un vescovo, le nozze della figlia del papa e una setta. Un delizioso intreccio che per chi ama il romanzo storico.
Piacevolissima lettura, questo giallo ambientato nella Roma del 1506. Tra i consueti intrighi di palazzo si inserisce una catena di efferati omicidi che gettano nel panico le alte sfere, coinvolti come sono cardinali e medici di corte. Tutto questo capita in pieno inverno, a pochi giorni dall’arrivo a Roma del primo contingente di guardie svizzere, arruolati da Giulio II come suoi soldati personali.
Tra loro c’è il nuovo eroe di Patrizia Debicke, abilissima creatrice di trame storiche. Si chiama Julius, è giovane, lo si immagina decisamente piacente ma soprattutto è molto colto e molto intelligente. Insomma, un personaggio accattivante che ti tira dentro nella storia. Perché è lui a indagare, in mezzo a personaggi storici e altri di fantasia, e affronta sicari, duelli, grazie femminili.
L’autrice è una grande appassionata nonché esperta di storia, per cui i riferimenti sono precisi, e altrettanto i dettagli. Una ricerca accuratissima che sta alle spalle e che contribuisce a far stare il lettore a proprio a gio.
Mi sono divertita tantissimo. Magari all’inizio si fa un po’ fatica, ma è cosa frequente e oserei dire normale, quando ci si trova in un libro nuovo, in un ambiente nuovo. Poi ci si muove in una Roma descritta in maniera davvero efficace , una Roma che a tratti incanta (un passaggio al mattino presto in particolare).