Avventurieri ai confini del mondo


In risposta ad un ipotetico indovinello avrei potuto citare almeno un centinaio di possibili autori di questo romanzo senza azzeccare il nome giusto, tanto i temi, lo stile, l’epoca e il contesto appaiono lontani dal creatore di “Le fantastiche avventure di Kavalier e Clay” (Pulitzer 2001) o “Il sindacato dei poliziotti Yiddish”.

Nella postfazione, Michael Chabon, forse consapevole dello sconcerto procurato ai suoi lettori abituali, si sforza di giustificare la scelta di un romanzo del genere (avventure picaresche ambientate più di mille anni orsono nella terra dei Khazari, sulle sponde del Mar Caspio) col fascino esercitato dai luoghi e dal turbinoso periodo storico, ma sinceramente tale “excusatio” mi ha convinto poco. Lo considero piuttosto quello che in genere si attribuisce a una pausa digressiva di un autore affermato, cioè puro “divertissement”…

I protagonisti del racconto sono un’improbabile coppia di avventurieri che agiscono come gli epigoni di Hap&Leo di lansdaliana memoria o gli antenati del “buono” (Eastwood) e del “brutto” (Wallach) ideati da Sergio Leone, gente che vive di espedienti, abili nel congegnare, grazie anche alle doti di trasformismo, elaborate truffe ai danni dei creduloni, con un risultato che può rivelarsi in qualche modo divertente.

I dubbi e le perplessità sorgono quando Chabon comincia a prendere la materia troppo sul serio, ad infiorettare l’azione e l’avventura con dissertazioni sulla coesistenza in quei luoghi e a quei tempi di religioni, sette, conversioni di massa, rinnegando in tal modo la freschezza e l’esuberanza proprie del racconto picaresco, apparentemente indeciso fra divertimento ed erudizione e rischiando di deludere sia il lettore affezionato avvezzo alle sue stravaganze, sia chi immaginava di trovarsi al cospetto di un solido romanzo storico. 

Jun 29, 2023, 5:45 PM
Bella sorpresa

"Suo nipote, un aspirante furbone al soddisfacimento delle cui ambizioni mancava solo la qualità della furbizia e che impiegava tutte le sue erengie, per quanto ne sapeva Joseph, a preservare le sue opinioni dalla contaminazione dell'esperienza."

Jan 22, 2024, 5:17 PM
Ebrei con la spada

Bello, bello, bello. Me lo sono letto ad una velocità incredibile (complice anche una gastroenterite presa tra la Serbia e la Bosnia -a chi diamo la colpa?-). Ho letto un solo altro Chabon, ma questo ha uno stile tutto suo che mi ha ricordato, a tratti, Q o Altai dei Wu Ming. Avvincente, ben scritto, da leggere.

Aug 31, 2015, 11:07 AM