Un amico di Kafka

Ernst Weiss morì suicida nel 1940 subito dopo l'invasione delle truppe tedesche a Parigi. Il Testimone oculare fu pubblicato postumo solo nel 1963 e l'editore ne conservò le lacune e le imprecisioni. Nella prima parte di una storia vagamente autobiografica, Weiss racconta l'infanzia e l'adolescenza di un giovane austriaco alla ricerca di un'identità e di quei fondamenti affettivi e morali su cui si basa una personalità compiuta. Figlio unico di una madre amata, affettuosa, possessiva e cagionevole e di un padre costruttore di ponti, pur essendo fisicamente forte e ben piantato, il ragazzo non sopporta il dolore fisico. Quando il calcio di un cavallo quasi lo ammazza, a curarlo provvede un medico ebreo dalla giacchetta sudicia, uomo semplice e generoso, inviso per le sue origini.
Un altro medico, più ricco e famoso, diventerà in seguito una specie di protettore spietato di quel giovane deciso a studiare medicina. Le pagine più belle del libro sono quelle che narrano come Ernst scopre che suo padre ha una relazione con un'altra donna dalla quale ha avuto due gemelli. I fratellini incrinano la sua solitudine e lui se ne occupa anche quando le sorti economiche della famiglia divengono disastrose. Il rapporto con la madre è complesso, si sgretola, si raffredda. Il ragazzo si indebita con il suo mentore per continuare gli studi, si mantiene lavando piatti in una bettola, rinuncia a un vitalizio in favore dei genitori e dei fratelli abbandonati. Una rettitudine istintiva lo conduce a riflessioni inconcluse sul proprio tirocinio, sui rapporti con gli altri, sulla vita in generale e poi sulla morte, quando si reca al fronte durante la Grande Guerra dapprima come chirurgo, in seguito come combattente.
Alla fine, è destinato a curare le menti devastate dei soldati in un ospedale psichiatrico. Qui si imbatte in A.H., un caporale affetto da cecità isterica, un uomo completamente pieno di sé, che unisce a un oscuro fascino, l'ossessione per il potere e l'odio viscerale per gli ebrei. Il medico lo spinge a ritrovare la vista facendo leva sulla sua volontà di potenza. La conoscenza approfondita del pensiero freudiano da parte dell'autore fa sì che l'analisi della personalità di A.H. rappresenti un caso da manuale.
Il racconto, per quanto un lettore accorto possa rilevarne le mancanze dovute alla sua incompiutezza nella revisione, è un'ottima prova di scrittura e una testimonianza di un'epoca atroce in cui l'ombra nera della violenza e del genocidio incombeva sul mondo. Un'ombra che offuscava gli stati, le famiglie e i singoli individui, tutti già provati da una guerra devastante. La mente collettiva che soffre e odia corrode l'animo di ciascuna persona, rende infernale anche la vita di chi potrebbe godere di una certa serenità, di una relativa sicurezza. Che cosa sia giusto, che cosa sia sbagliato è difficile stabilirlo specialmente in tempi difficili, nè è sempre possibile vedere le conseguenze delle proprie azioni, delle proprie scelte. E la paura del dolore, il rifiuto del dolore possono trasformarsi nella loro accettazione; non solo, nella loro esaltazione.

Jan 31, 2023, 1:25 PM

Libro che rievoca la genesi del nazismo mescolando l'esperienza personale dello scrittore e l'immaginazione.
Come l'autore, anche il protagonista è un medico e durante la prima guerra mondiale ha l'occasione di guarire da una cecità isterica l'allora sconosciuto caporale Adolf Hitler.
Checchè ne dica la pagina italiana di wikipedia, pare che tale circostanza sia appunto di fantasia (basta verificare sulla corrispondente pagina inglese), e l'autore abbia solo consultato la cartella clinica del Führer dopo la guerra.
Ad ogni modo il risultato è un credibile racconto non privo di una crescente tensione in cui si assiste al progressivo disfacimento di un mondo e di un'esistenza e ai tentativi di reinventarsi altrove.
Nota di demerito alla casa editrice: mai visti tanti refusi.

Feb 16, 2025, 11:28 AM
Io c'ero

Fare la recensione di questo libro, di notevole complessità, è un compito davvero arduo. Proverò ad analizzarlo a strati poiché molte sono le chiavi di lettura. Intanto è sicuramente, ça va sans dire, uno dei testi più importanti della letteratura mondiale del Novecento. Partiamo dalla forma: un linguaggio sobrio, asciutto, analitico, privo di pathos, oggettivo. La storia: l'autobiografia doppiamente “falsa”, come in un gioco di specchi, del medico che durante la Grande Guerra, curò il Caporale A.H. da una forma di cecità isterica e fu perseguitato in seguito dal nazismo affinché non rivelasse al mondo questa debolezza dell'uomo più potente del momento. Tuttavia la “falsa” autobiografia è tale anche perché in realtà il protagonista del romanzo è l'alter ego dell'autore, medico anch'egli. Il tema della scienza è sotteso a tutta la storia, ne condiziona il registro linguistico, obiettivo e distaccato, e ne determina il titolo: il testimone oculare è il protagonista, che si pone come osservatore distaccato di ciò che accade, sia al livello personale, dei sentimenti, che al livello sociale e politico del momento storico più tragico per la storia d'Europa e non solo. Il protagonista in una sorta di sdoppiamento, si pone all'esterno degli eventi, pur essendone dolorosamente vittima, non solo, egli si sforza, o almeno tenta, costantemente, di resistere al dolore morale e fisico, fin da bambino. L'introspezione psicologica risente delle teorie psicanalitiche con le quali Weiss era venuto in contatto, si manifesta in una impietosa disamina delle difficoltà dei rapporti affettivi all'interno delle famiglie dei vari personaggi, all'interno dei rapporti di amicizia e di coppia. Infine l'analisi socio-politica del nazismo nascente. Già durante l'episodio della guarigione di Hitler era stato dato un quadro lucido e dettagliato della personalità di quest'uomo, delle sue debolezze e delle sue capacità fascinatorie, alle quali nemmeno il medico riesce interamente a sottrarsi. Segue l'esame dettagliato e acutissimo, delle dinamiche attraverso le quali il nazismo si fa strada, sia a causa dell'ipnotico carisma del suo leader, che del comportamento delle masse che lo assecondano, sia della violenza capillare e sistematica, della quale il protagonista è vittima, Ci sarebbero molte cose da dire sicuramente, perché il romanzo è estremamente sfaccettato e complesso, in questa sede comunque non sarebbe neppure possibile.

Feb 25, 2022, 5:34 PM