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Stringato racconto su un argomento ricco di dati, morti, silenzi, abusi, e tutto quello che vi viene in mente.
C’è il marinaio che abbandona il lavoro sulla barca per un futuro a stipendio fisso nell’acciaieria, il pastore che non ci ha mai lavorato ma muore ugualmente per la diossina contenuta nel formaggio delle sue pecore, l’operaio che arriva con una tuta da cosmonauta per raccogliere un olio che gli operai usano da anni per pulirsi le mani.
C’è anche una puntata in Brasile, zona giacimenti di ferro e acciaierie, incidenti ai bambini che giocano in mezzo alle carbonaie. Con un disegno che richiama la foto della bambina vietnamita ustionata dal napalm.
E una serie di dati statistici ed una breve cronologia di orrori.
acciao di stato, vergoga di stato!!!!
Leggere la cronologia della storia dell'ILVA (in fondo al libro) fa male, avvenimenti che solo i più informati conoscono già, ma che non tutti conoscono perchè spesso nascosti, messi a tacere, edulcorati, volutamente e colpevolmente travisati. Vederli raggruppati così, uno dietro l'altro, fa male e indigna e fa inesorabilmente e ulteriormente (semmai fosse possibile) perdere la fiducia in chi e cosa ci governa (senza distinzione alcuna, purtoppo) e aumentare la rabbia per le morti e le malattie e il futuro strappato via.....E chissà che le cose, invece, prima o poi, non cambino, grazie a chi si sta muovendo a Taranto, senza tanta pubblicità, ma senza perdere forza e speranza e costanza, nonostante tutto e tutti.
