Da http://labellaeilcavaliere.blogspot.it/2015/08/ragazze-che-scompaiono.html
La cosa buffa del quasi-morire è che poi tutti si aspettano che tu viva a bordo del treno della felicità, che passi il tempo a rincorrere le farfalle su prati verdi o a guardare arcobaleni nelle macchie di benzina sulla strada. È un miracolo! Diranno tutti, con uno sguardo pieno di aspettative. È come quando ricevi in regalo un maglione sgualcito e sformato e non devi deludere la nonna con una strana smorfia quando scarti la scatola.
Dopo tutto questa è la vita: piena di buche e grovigli e punti nei quali bloccarsi. Scomoda e irritante. Un regalo che non avevi mai chiesto, mai voluto e mai scelto. Un regalo che dovrai indossare con eccitazione, giorno dopo giorno, anche quando preferiresti startene nel tuo letto a far nulla.
La verità è questa: non servono particolari requisiti per quasi-morire, e nemmeno per quasi-vivere.
Nick ha avuto un incidente di cui non ricorda nulla. Solo tre cose sono certe: lei era alla guida, ne è uscita fisicamente illesa, sua sorella minore, Dara, ha invece riportato cicatrici e danni più gravi.
E mentre nel presente le due sorelle si evitano, ci viene mostrato il loro rapporto prima dell’incidente e come siano arrivate a non rivolgersi la parola. La misteriosa scomparsa di una bambina, Maddie, mette in moto poi gli eventi che porteranno a un finale inaspettato… forse.
È il primo romanzo della Oliver che mi capita di leggere e, avendo sentito parlare bene di questa autrice, avevo aspettative positive. Una volta terminato il libro sono stata molto indecisa su cosa ne pensassi davvero. Mi era piaciuto? Forse. Mi ha tenuta incollata alle pagine? Certo. Sentivo che qualcosa non mi tornava, tanto che ho rimuginato per bene su tutte le sensazioni che mi aveva suscitato e sugli eventi narrati.
La struttura del romanzo può essere alquanto disorientante, in quanto ci sono i vari capitoli dal punto di vista di Dara e Nick alternativamente, ma non solo. Infatti, sono presenti anche salti temporali, ci sono un prima e un dopo rispetto all'incidente. In aggiunta ci sono dei post di blog inerenti alla scomparsa di Maddie e le pagine del diario di Dara.
Proprio per questo inizialmente può dare l'impressione di avere davanti qualcosa di caotico, ma con un po' di pazienza si riesce a seguire tutto.
Arriviamo subito a uno dei punti dolenti, forse il principale e quello che più mi ha infastidita: Dara e Nick, e soprattutto il loro rapporto.
Ho trovato entrambe piuttosto stereotipate: Nick è la sorella maggiore calma e giudiziosa, studentessa modello, con pochissimi amici; Dara invece è la piccola di casa, estroversa, popolare e con parecchio successo con i ragazzi. Già c'è odore di cliché così... non c'era bisogno di aggiungerne ancora. E invece qual è l'elemento scatenante del conflitto ( conflitto che già era in preparazione fin da piccole)? Sì, un ragazzo. Il migliore amico di Nick, Parker, e di cui Dara è stata sempre infatuata (esattamente come Nick, ma lei non lo ammette all'inizio, of course).
E come se non bastassero il classico triangolo e le due sorelle agli antipodi, il loro rapporto è tremendo. In teoria, vengono presentate come molto unite, che si vogliono un gran bene, ma a conti fatti tra le due ci sono tanti silenzi, tanto rancore mai apertamente discusso, gelosia a non finire. Per carità, ho un fratello minore e la gelosia la comprendo benissimo, ma 'ste due non si parlano mai. Sorridono, si coprono le spalle coi genitori, ma nella loro testa se ne dicono di cotte e di crude.
Ora, probabilmente esistono sorelle che non hanno un buon rapporto, che non sono così unite, ma se mi vieni a dire più volte quanto tengano l'una all'altra e poi coi fatti mi dimostri l'esatto opposto, beh, perdonami ma non lo accetto, signora Oliver. Le due non si confidano le cose più importanti, non esprimono il loro disagio, si sorridono fingendo che tutto vada bene, tutto questo già PRIMA dell'incidente. Non per dire, ma io sarei esplosa da tempo in una situazione così.
Mi sono piaciute le parti in cui si è visto come Nick e Dara si percepivano in modo diverso, di come avessero idealizzato la sorella e di come pensassero ciascuna che la "preferita" dei genitori fosse l'altra. E forse è l'unica cosa nel loro rapporto che ho trovato realistica, il resto è tutto volto a creare un rapporto conflittuale, ma che mi aspetto più tra due amiche-non-così-amiche, che da due sorelle che dovrebbero essere pappa e ciccia.
Inoltre, la risoluzione finale, che è il punto focale del romanzo, non mi ha convinta del tutto. Primo, perché avevo intuito in parte dove volesse andare a parare, non avevo il quadro completo ma un elemento lo avevo previsto. Secondo, perché poi ripensando a tutto il romanzo ho dei seri dubbi sull'effettivo senso di tutto ciò. E mi ha fatto riconsiderare anche l'idea che mi ero fatta sui due personaggi principali. Insomma, ha messo in dubbio tutto ciò che ho letto prima. Avrei dovuto rileggerlo per potermi fare un'idea più precisa ma non penso di potercela fare.
La mia reazione finale è stata: MEH.
Tutto sommato ho apprezzato lo stile, scorrevole, descrittivo al punto giusto, che ha reso la lettura leggera, nonostante l'atmosfera cupa che percorre il romanzo. Inoltre, la suspence è ben giocata e, sebbene si abbia una partenza lenta, verso la fine c'è un crescere dell'adrenalina.
Quindi, diciamo che do un giudizio tiepido, perché a conti fatti mentre leggevo mi sono anche presa bene e mi ha coinvolta, ma a mente fredda non posso essere particolarmente positiva nel considerare l'intero romanzo.
Permettetemi un consiglio finale: se avete intenzione di leggerlo, ignorate la quarta di copertina. A mio parere è fuorviante. Innanzitutto rivela un evento che in realtà succede solo a metà libro e lo pone cronologicamente antecedente a un altro, mentre non è così. E inoltre lascia pensare che la scomparsa di Maddie sia centrale negli eventi del romanzo, mentre è solo verso la fine che assume una qualche importanza. Sebbene ci sia effettivamente un mistero da risolvere, il vero protagonista è il rapporto tra Dara e Nick.
Se lo consiglierei? Non esattamente. Non è un romanzo terribile, ma nemmeno entusiasmante.
Questo è il primo libro della Oliver che leggo.
Ho sentito parlare molto bene di lei e del suo modo di scrivere fluido. Sono andata direttamente al Salone del Libro per prenderlo e poterlo leggere senza perdere tempo, mi aspettavo moltissimo ma sono rimasta con un pugno di mosche in mano.
Dara e Nick sono due sorelle molto legate anche se diverse.
Si vogliono bene, litigano per sciocchezze, si proteggono da tutti e da loro. Un giorno però le cose cambiano dopo un grosso incidente e il loro rapporto diventa difficile e pieno di silenzi.
Nick però sa che il loro rapporto in realtà stava già cambiando da quando Dara si era messa con il suo migliore amico ma anche la sorella iniziava a vedere le crepa del loro rapporto.
Mentre stanno cercando un nuovo equilibrio, Dara scappa senza lasciare tracce e Nick scoprirà dei segreti che andranno al di là dei suoi pensieri e scoprirà che anche la scomparsa della piccola Madeline è intrecciata al mistero.
La trama è appagante, promette salti mortali e fascino a badilate ma la realtà dei fatti per me è diversa.
Ho odiato Nick e il suo modo un pò passivo di vivere la vita. Si fa scivolare addosso praticamente tutto, anche il comportamento dei genitori che giustamente sono preoccupati dopo l'incidente.
Ho odiato Dara e il suo voler per forza andare oltre le regole in tutto e il suo modo infantile di vivere le relazioni con gli altri.
Ho odiato più di tutto però, lo svolgimento della storia.
Oltre ad essere mortalmente noioso per la maggior parte del tempo e caotico alla fine, passiamo la maggior parte del tempo a seguire una pista inesistente.
La scomparsa della piccola Madeline? Si ok, quindi? Scappa ma la cosa è marginale, eppure dovrebbe essere tra i punti cardini per risolvere il mistero. Eppure no, ci concentriamo su Nick e di come faccia sempre la spola tra il passato ed il presente. Viviamo la sua attuale solitudine, la difficoltà nella lontananza della sorella, nelle difficoltà di avere i genitori separati... Tutto frammentato con ricordi felici di quando era piccola e di come stava crescendo Dara.
Pagine su pagine dove insegue un fantasma mentre cerca sporadicamente di ricordare perchè è andata a schiantarsi con la macchina.
Quando ho girato l'ultima pagina avrei voluto lanciare il libro dal treno.
Per giorni il mio ragazzo ha riso vedendomi arrancare.
Sfortunatamente non posso sfogare la mia frustrazione dicendovi come finisce. Molti non amano gli spoiler e questo sarebbe veramente grosso... sappiate però che la verità è ben diversa da quella che mi sono immaginata per tutto il tempo.
Se di solito è una cosa che apprezzo, questa volta no.
Ve lo consiglio?
Decisamente no.
Considerato che adoro questa autrice e ho amato tutto quello che ha fatto, perchè ha una scrittura suprema, questo suo nuovo libro mi ha lasciata un po' delusa proprio per la trama. Inizio e svolgimento molto lenti, ma la conclusione è una bomba!! Mi sono arrabbiata tantissimo e da frigna quale sono ho anche pianto!
Quindi si, consiglio la lettura anche solo per assaporare le parole della Oliver.