Di Pino Creanza di solito si scrive che ha una doppia vita: ingegnere part time, nel tempo libero racconta storie a fumetti. Detta cosi sembra un hobby amatoriale, ma non è proprio il suo caso. Anche da fumettaro è bifronte, si divide tra strisce minimal- comiche (tipo Prof Knox e Tom & Ponsi, tutte disponibili sul sito blogcomicstrip.blogspot.it) e serissimi reportage. Cioè, uno: questo Cairo Blues, che ricuce insieme micro-storie prodotte nel corso degli ultimi anni, frutto di diversi brevi viaggi nella capitale egiziana pubblicate qua e là, soprattutto sulla defunta Animals.
La formula: poche vignette oversize per tavola, disegnate direttamente in digitale sulla base di scatti fotografici opera di amici reporter, blogger, attivisti; quasi assenti i balloon, la narrazione viene sostenuta da lunghe didascalie. Creanza non è Joe Sacco, e raramente vediamo apparire il suo alter-ego còrtoonesco all’interno delle vignette, soprattutto quando l’azione si fa pesante. Non sarà un reporter d’assalto, ok, ma neanche solo lo “stupido turista” che sbaglia vagone della metropolitana e finisce nella carrozza riservata alle donne. Sa raccontare. Questo riassunto della grande storia egiziana degli ultimi anni, diviso in quadri sintetici ma non per questo meno emozionanti, è li a dimostrarlo.