Recensione.

La trama, per sommi capi. Anna è una ragazza siciliana* con la quale il destino pare divertirsi parecchio. Le accade un po’ tutto contro la sua volontà, e dalla sua ottica ristretta e universale pare che anche la Storia ci metta un particolare accanimento. Cambierà molto rimanendo la medesima che era, oppure, se preferite, diventerà completamente diversa pur essendo sempre federe a se stessa. Intorno a lei un mondo si stravolge e diventa il nostro, mentre Anna continua a insegnarci cosa sono i sentimenti e come li si difende.
Fuori l’autore. Cetta De Luca dopo quattro romanzi e quattro editori – più tante presenze in antologie – non sembra che abbia voglia di fermarsi, per nostra fortuna: conosce molto bene sia la Storia che le storie, e tratta col tatto più adeguato entrambe. Dàje così.
La recensione in senso stretto. Il tempo non solo non è definibile, ma non è neanche unico. La fretta di crescere di Anna si scontra con la lentezza della vita nel suo paese siciliano;* il quale farà scontrare le sue tradizioni con una guerra veloce nei mezzi e nelle decisioni ma lenta negli effetti. Gli anni di attesa per un amore che non sarà quello voluto, Anna dovrà pagarli aspettando un uomo che non ha scelto – e intanto, il tempo nuovo di un figlio che cresce solo con una idea di padre. Per raccontare queste differenti velocità De Luca mette in campo un linguaggio solo apparentemente semplice, con il compito di lasciare intatte quelle sfumature di significato che forse – chissà – qualcosa renderà eterne. Mentre là fuori una guerra coinvolge il mondo, qui Anna aspetta combattendo non meno alacremente sul fronte dei sentimenti, suoi e dei suoi cari; nel contesto apparentemente più privo di scelte, le straodinarie possibilità, nel bene e nel male, dell’animo umano si verificano quasi tutte.
Perché dovrei leggerlo. Perché i romanzi nei quali si prova ad affrontare tutto – la natura la vita la guerra l’amore la morte il sesso la genitorialità… – sono sempre di meno e non è il caso di mancare quei nobili tentativi che, a dispetto del mercato editoriale, ancora esistono. Perché non c’è miglior manuale di scrittura di un buon romanzo. Perché in “Anna” si racconta una parte importante della nostra identità popolare, e – cosa non meno importante – ci sono le parole migliori per raccontarla.

* mi fa notare l’autrice che nel romanzo non c’è modo di identificare il contesto geografico del paese di Anna. Quindi, che sia siciliana lo dico io e non lei – ciascuno ci metta pure il paese che più desidera.

Jan 10, 2015, 9:45 PM
tratto da una storia vera

In un posto imprecisato del Sud Italia – qualcuno immagina la Sicilia, io ho immaginato i dintorni di Napoli – Anna Lojacono è costretta dalla famiglia a sottostare ad un matrimonio combinato. Angelico Buonomo, suo promesso sposo, deve anche lui sottostare ai voleri della famiglia, borghese e benestante, ma, al contrario di Anna, lui è innamorato di lei. Non sarà facile per Angelico conquistare un cuore tanto ribelle e indipendente e soprattutto non interessato.

La storia inizia nel 1937, in pieno regime fascista, e un tragico errore di Angelico e l’inizio della guerra porteranno nella nuova famiglia scompiglio e dolore. Anna dovrà affrontare dieci anni di solitudine, di segreti, di trame familiari. Anna dovrà aspettare, aspettare che la vita possa finalmente ricominciare da dove si era interrotta, aspettare un marito che andrà in Etiopia, in India fino ad arrivare in Australia. Ma ricominciare non è facile, le ferite lasciano cicatrici indelebili.

Della trama non dico altro, ovviamente, ma gli interrogativi di Anna, sul suo ruolo nella famiglia e nella società, sull’amore, sono interrogativi senza tempo. Volontà e determinazione, casualità e fato plasmano la nostra vita, creano intrecci e risposte che sono inevitabilmente personali. Anna è un tentativo di riposta basato su una storia vera.

Il romanzo è molto ben scritto, con una prosa semplice e diretta. La tensione narrativa è sempre presente, pur nella estrema semplicità della trama, tanto da farmi prendere direzioni sbagliate nei metrò. Per esser chiari: mi è piaciuto molto.

Ottima la politica ebook della cosa editrice: formato epub senza DRM ad un prezzo molto vantaggioso rispetto al cartaceo.

Apr 19, 2015, 9:41 PM
La mia recensione

La mia recensione qui https://liberolibromacherio.wordpress.com/tag/giovanni-garufi-bozza/

Jul 23, 2015, 1:22 PM