Circostanziato, preciso, serio e puntuale.
All'inizio lo trovavo un po' convenzionale e non ne ero entusiasta, ben conoscendo la gravità e la sottovalutazione del problema: avevo paura che fosse un'altra occasione almeno in parte mancata.
E invece no: il quarto e ultimo capitolo, che poi costituisce più della metà dell'intero testo, va coraggiosamente e puntigliosamente ad esplorare la gravità e la pervasività del problema. Ce n'è anche per alcuni dei miei uomini "preferiti": neppure Gramellini si salva ahimè, e neppure io lo salvo per quel che ha scritto.
Solo l'accusa a Recalcati mi sembra poco circostanziata (che sia il mio amore per lui a provocare una eventuale cecità nei suoi confronti?): anche a me piacciono poco i metodi con cui ho visto insegnare Educazione sessuale a scuola e preferirei che lo si facesse con Petrarca e Dante. Con ciò non sto dicendo, e non lo diceva neppure Recalcati, che non ci siano scuole in cui non si faccia meglio di così, ma Educazione sessuale ed erotismo è forse auspicabile che non vengano troppo separati proprio per favorire la causa del femminismo (o forse no? In fondo è solo il mio parere e quello di Recalcati).
Comunque questo libro leggetelo, uomini o donne che siate, e magari cominciate proprio dal quarto capitolo: indignarsi è necessario!
In questo breve ma denso saggio Lorenzo Gasparrini circoscrive ma non sminuisce affatto, la questione del linguaggio sessista che impregna la nostra società e coinvolge tutte e tutti. Con esempi e considerazioni delinea e spiega il rapporto tra linguaggio, potere e genere, come il linguaggio sessista si esplicita, quanti modi dire e locuzioni usate quotidianamente siano sessiste. Il capitolo più interessante è sicuramente l'ultimo in cui, nel descrivere dei casi lampanti di sessismo da parte di politici, intellettuali, piscoesperti, filosofi, giornalisti, blogger, fumettisti, esperi di vario tipo fa nomi e cognomi. Dovrebbe fare da guida alle redazioni giornalistiche e/o televisive insieme a "Stai zitta" di Michela Murgia. Offre poi molti spunti di approfondimento grazie alle note bibliografiche in calce ad ogni capitolo, consigliatissimo.
"La lingua parlata da una comunità è uno specchio della realtà in cui si vive; in questo specchio si rendono evidenti anche quelle situazioni ancora da migliorare che non sono solo negli elementi della lingua, ma anche della comunità stessa dei parlanti. Se una lingua ha così tante occorrenze e caratteristiche sessiste è perché chi la parla intrattiene rapporti e si scambia relazioni ancora impregnate di sessismi."