Attratta dalle recensioni entusiasmanti ho pensato ad un novello Faletti, ma forse è finito il tempo dei triller mozzafiato; certo il romanzo non manca di colpi di scena che ti tengono con il fiato sospeso ma tutto è stemperato dal gusto per l'avventura, dall'atmosfera inverosimile e dalla storia d'amore tra i protagonisti. Le più di 800 pagine si leggono in un soffio ma a parte i riferimenti alla deportazione degli ebrei milanesi alla fine si chiuse il romanzo con un sorriso e non certo con un brivido.