No, non è un'analisi superficiale, tutt'altro, lo era la mia..ma solo per esprimere il mio scetticismo sulla scelta di Coe che ha utilizzato di "partire" con un registro chiaramente di genere (ricorda anche "Ho un castello nel cuore" di Dody Smith, romanzo molto popolare nel Regno Unito, e peraltro citato da qualche parte nel romanzo) che potrebbe scoraggiarne ad alcuni la lettura, e siccome il romanzo invece non è male e merita d'esser letto fino alla fine - per le ragioni che hai indicato tu - ecco, avrei forse lavorato di piu' sulla prima parte, ma è un giudizio molto personale. L'immagine della susina assaporata l'avevo quasi immaginata, e mi ha evocato quel film di Kiarostami - Il sapore della ciliegia - , anche se nel romanzo è inserita in un altro contesto. non mi è sembrata un'associazione estranea.
Ciao!