Appena finito. E la prima sensazione è un sospiro di sollievo. Oh la, finalmente finito.
Franzen è un autore decisamente di qualità, non v’è dubbio. Però che palle, si può dire? In troppi punti ho avuto l’impressione di essere di fronte ad un (egregio) esercizio di stile, ma fine a se stesso, non funzionale alla storia e soprattutto non emozionante. Salvo il personaggio della madre, e la descrizione appassionata dei meandri della sua mente disturbata. Butto giù l’ossessione religiosa, spinta all’esagerazione, tanto quanto quella per il sesso, altrettanto inverosimile.
Sono sicuramente una voce fuori dal coro, ma per me è già generoso un sei meno meno.