nicoletta16

Intriso di tristezza, delusioni, sconforto, sembra un romanzo nel quale non si intravede mai una luce che rischiari e riscatti le vite dei protagonisti. E' vero, ma nello stesso tempo, ciò che risalta e da' valore a tutta la storia è la dignità ed il coraggio con cui tutti i protagonisti affrontano le difficoltà, le sconfitte, le delusioni. In questo sono accumunati tutti: Morris e Frank, ma anche Ida e Helen. Morris il proprietario del negozio, Ida sua moglie ed Helen sua figlia. Ed ancor di più Frank Alpine, il commesso: ed è proprio nella sua inarrestabile volontà di riscatto e nel suo straordinario e disperato amore che il libro ha le sue pagine più alte, sincere e coinvolgenti

...è vero, niente di nuovo c'è su nessun fronte nella guerra, ne' sul fronte amico, ne' su quello nemico quando ti trovi a dover guardare negli occhi il nemico e scopri che è uguale a te. E così si scopre che la tragedia della guerra ed il terrore della morte è più forte di quel sentimento di "grandezza" che era stato inculcato per convincerti ad arruolarti così giovane, così illuso, così disarmato. Ed alla fine la giovinezza è sfiorita anzitempo e si è passati dalla spensieratezza alla atroce indifferenza, "abbandonati come bambini, disillusi come anziani, siamo rozzi, tristi, superficiali. Io penso che siamo perduti" (pag 92).