Devo dire che fino all'ultimo mi aspettavo un altro finale: immaginavo l'arresto di Ricciardi e un'uscita di scena un po' cinematografica in cui un'auto nera si portava via il commissario ed Enrica, incinta e disperata, cercava di rincorrere lungo la strada il suo grande amore. Quando ho capito che questo non sarebbe stato possibile e ho cominciato a mettere insieme le frasi di Rosa, le parole di Enrica "non dimenticarti di noi" e questa ansia di Ricciardi, percepibile fin dall'inizio del romanzo, ho capito come sarebbe andata a finire e mi sono avvicinata alla conclusione del romanzo triste ed affranta. Forse non sarà un addio ma un arrivederci a quando l'autore si sentirà di riprendere in mano i fili di questa straordinaria storia che ci ha fatto tanta compagnia in questi anni. Chissà che occhi avrà la bimba? Bianca saprà pian piano conquistare il cuore di Luigi Alfredo? Il dott. Modo diventerà un attivista contro il regime? Attendiamo pazienti le decisioni dell'autore e per il momento li salutiamo con tanto affetto e con nostalgia.