Mai tenero l’Autore con la sua Bologna, che anche questa volta non ci fa una bella figura. Ma questi erano gli anni post Uno Bianca e la città aveva la coscienza bella sporca…
Per raccontarlo, Macchiavelli resuscita un Sarti Antonio che in realtà scopriamo con essere mai veramente morto, e che per la prima volta deve fare a meno di Raimondi Cesare, passando nelle mani di un nuovo Capo (migliore o peggiore? “Quando se ne va un cane, arriva un lupo” cit.).
Un omicidio di fine agosto è il pretesto per descrivere questo degrado.
Scopriamo anche un nuovo Rosas, meno defilato e tirato anzi in mezzo alla storia.
Per il finale l’azione si sposta addirittura in Slovenia, anche se Sarti Antonio è decisamente più profeta in Patria e più a suo agio tra i portici di “mamma Bologna”.