Primo capitolo della famosa, declamatissima, odiata amata eccetera saga della caduta di Malazan.
Che dire di tutto ciò? "I giardini della Luna" è un romanzo complesso – mi hanno salvato la vita gli elenchi dei personaggi trovati ad inizio e a fine libro nell'edizione Armenia –, che parte in medias res e appositamente non si pone il problema di dare spiegazioni. Nonostante ciò mi ha catturata fin dall'inizio e tenuta agganciata per ben seicento pagine. Sinceramente, penso che sia proprio la complessità della storia, questo mettere tanta carne al fuoco e obbligare il lettore ad una profonda concentrazione su quel che sta succedendo a colpire tanto i lettori, nel bene e nel male ovviamente.
A metà romanzo all'incirca mi sono trovata un po' disorientata per quanto riguarda i personaggi: mi apparivano piatti. L'autore, nel giro di moltissime pagine, è poi riuscito a farmi in parte ricredere. Nonostante ciò – in questo primo romanzo – trovo che i personaggi non sempre siano all'altezza della trama e dell'ambientazione. Troviamo infatti già abbozzata la costruzione di un universo fantasy ricco di sfaccettature e che ci lascia con l'acquolina in bocca per il desiderio di continuare e di sapere, eppure non posso dire di essermi per ora davvero affezionata - di cuore di cuore - a nessuno dei protagonisti. Spero che in Erikson ci sia un'evoluzione a partire dal secondo capitolo della serie, per quanto riguarda la caratterizzazione di mortali, dei e quant'altro.
Tutto sommato, non posso che continuare.