Anne Elliot è una giovane graziosa e sensibile che a diciannove anni ha ricevuto l'offerta d'amore di un capitano di marina, ma che per prudenza è stata persuasa a rifiutarlo. Ora, a sette anni di distanza, quell'innamorato ricompare, prima per allontanarla con la freddezza di cui solo l'amore respinto è capace, poi per riconquistarla con lo stesso ardore della gioventù. Con il suo tocco raffinato e gentile, Jane Austen ci conduce in un mondo da minuetto pervaso da un sottile struggimento, tra tazze di tè, concerti e passeggiate nella solitària campagna inglese. Scritto nel 1817, poco prima della morte, è l'ultimo e forse il più malinconico dei romanzi della Austen. La scrittrice si volge a guardare la vita con gli occhi di una donna matura che ha conosciuto l'amore, lo ha perduto ma che ora non si vergogna più di confessarlo.Nessun secondo amore, l'unica
cura felice ed efficiente alla sua età,
era stato possibile per la sensibilità
del suo animo, per la finezza
del suo gusto, entro i limiti ristretti
della società intorno a lei.
Ci sono una bellezza e un'ombra particolari in «Persuasione». La scrittrice sta cominciando a scoprire che il mondo è più grande, più misterioso, più romantico di quanto aveva creduto. Sentiamo che è vero anche per lei quello che aveva scritto della sua protagonista, Anne: «Era stata costretta alla prudenza da giovane, aveva conosciuto la passione crescendo: naturale evoluzione di un inizio contro natura». (Virginia Woolf)