Per quanto io possa apprezzare la scrittura della Collins, la storia non è neppure lontanamente appassionante come la Trilogia degli Hunger Games.
E' sicuramente interessante scoprire come si sia arrivati ai "giochi", come Coriolanus Snow sia divenuto l'uomo che poi avrebbe preso le redini di Panem con piglio autoritario e dittatoriale, ma alcune scene sono davvero "fanservice".
L'odio gratuito verso le ghiandaie imitatrici, oserei dire al primo "cinguettio", è veramente messo lì ad arte, così come nominare l'erba saetta, o katniss, senza un vero e proprio motivo.
Alcune cose sono state inserite proprio per strizzare l'occhio ai fan di Katniss Everdeen, come se il racconto non potesse reggersi sulle proprie gambe, senza questi accenni alla storia di Kat e Peeta.
Altra pecca, a mio dire, è stata la totale scomparsa di personaggi come Tigris o i compagni di classe di Coriolanus, durante la terza parte del libro (il Pacificatore), che avrebbero meritato un po' di attenzione in più, visti gli eventi terribili degli Hunger Games.
La forzatura più grande, però, avviene nel finale, quando i Plinth, in pratica, adottano Coriolanus dopo la morte di Seianus, neanche fosse un pezzo del puzzle intercambiabile.
In definitiva, una lettura esplorativa e abbastanza esaustiva, per quel che riguarda la storia di Panem, ma non propriamente riuscita dal punti di vista della trama, che risente troppo del "fanservice" e di escamotage quasi senza senso (vedi, per l'appunto, l'adozione dei Plinth)
Per quanto io possa apprezzare la scrittura della Collins, la storia non è neppure lontanamente appassionante come la Trilogia degli Hunger Games.
E' sicuramente interessante scoprire come si sia arrivati ai "giochi", come Coriolanus Snow sia divenuto l'uomo che poi avrebbe preso le redini di Panem con piglio autoritario e dittatoriale, ma alcune scene sono davvero "fanservice".
L'odio gratuito verso le ghiandaie imitatrici, oserei dire al primo "cinguettio", è veramente messo lì ad arte, così come nominare l'erba saetta, o katniss, senza un vero e proprio motivo.
Alcune cose sono state inserite proprio per strizzare l'occhio ai fan di Katniss Everdeen, come se il racconto non potesse reggersi sulle proprie gambe, senza questi accenni alla storia di Kat e Peeta.
Altra pecca, a mio dire, è stata la totale scomparsa di personaggi come Tigris o i compagni di classe di Coriolanus, durante la terza parte del libro (il Pacificatore), che avrebbero meritato un po' di attenzione in più, visti gli eventi terribili degli Hunger Games.
La forzatura più grande, però, avviene nel finale, quando i Plinth, in pratica, adottano Coriolanus dopo la morte di Seianus, neanche fosse un pezzo del puzzle intercambiabile.
In definitiva, una lettura esplorativa e abbastanza esaustiva, per quel che riguarda la storia di Panem, ma non propriamente riuscita dal punti di vista della trama, che risente troppo del "fanservice" e di escamotage quasi senza senso (vedi, per l'appunto, l'adozione dei Plinth)