I poeti vanno coccolati, sostenuti, amati, a maggior ragione quelli viventi.
La Gualtieri è una voce che si può “vedere”, “abbracciare”…Poche cose emozionano quanto i versi recitati da chi li ha scritti, perché lì, dentro la ragione delle parole, ci sono ancora sogni, fuoco, voglia di vivere.
Questa raccolta rappresenta un percorso che parte dalla gioia, lo stupore per ciò che ci circonda e vive con noi, fino a giungere alla parte più intima, intensa e vissuta del nostro mondo interiore, degli affetti e dell’amore.
Queste pagine hanno proprio il fuoco al centro!
Si dice che la forma non serva a chi sa andare oltre eppure, ogni volta che riusciamo a spingerci più in là, abbiamo bisogno dei corpi.
Sarà per via di tutto il loro carico di baci.
Quando mi smarrisco a pensare al come sarebbe, a volte avverto una sorta di vertigine e mi perdo nei giorni, un vuoto al centro che però, subito si colma al tuo pensiero, riempiendosi di fuoco.
E verrebbe voglia di uscire un giorno, tirarsi dietro la porta di casa, sperando che la strada per il ritorno bruci!
In un mondo che ci avvicina tutti, le lontananze crescono, perché ciò che è lontano manca, è carne viva da sognare, è desiderio di abbracci colmi di bene.
Sì, il vento questa notte sogna cose grandiose!
Hai visto?
La stella si è accorta della foglia che cade nel buio e la sta accompagnando con la sua luce: quante foglie accompagniamo nel solitario volo della notte?
Qualcuno ha pensato bene di mettere le stelle così lontane rispetto a noi, affinché potessero farci luce anche dopo la loro fine.
Così, guardare le stelle, è un po’ come ricordare qualcuno, ripensare alla sua vita, alle storie che gli sono appartenute.
Magari un giorno accadrà la stessa cosa con il racconto di me e di te.
Tutti dovranno sapere che tu sei riuscita a colorare il vento!
Perché sei quella parte che sommata al mio io, diventa il mondo, qualcosa che altrimenti sarebbe un’assenza, il luogo lontano dai baci, ma non un vuoto, non tu, che tutto riempi.
Verrebbe da credere che esista davvero un destino, quello che scova le anime e le spinge poi all’incontro, se non fosse che il mio destino sei tu stessa, sono le tue labbra, da baciare ad ogni respiro.
Da quale profondità sei arrivata?
Quanta luce hai attraversato per giungere a questo appuntamento insperato?
Cosa resterà dopo, di noi?...
Certo, non sarà più possibile carezzarci, abbracciarci, non con queste mani, e ci mancheranno le torri piene di vento e le pensiline fatte di nuvole. Ma forse torneremmo lì, proprio dove tu sei nata e questa volta insieme, dentro il sole caldo che sono i tuoi baci.