L'Economist l'ha definito miglior libro del 2008 "per aver compreso prima di chiunque altro il crack economico su scala mondiale". E questo è indubbiamente un merito, come lo è rifiutare il monetarismo della scuola di Chicago (anche se oggi è facile farlo, chissà anni fa) e affermare, essendo un ex banchiere e perfettamente addentro al sistema economico così come è costituito oggi, frasi come la seguente: "Per un decennio abbiamo goduto di una prosperità illusoria, resa possibile da un continuo turbinio di denaro che è servito ad assecondare una sbornia consumistica finanziata dai debiti e favorita dalle importazioni." Tutto giusto, per me anche scontato, ma mi metto nei panni della maggioranza della gente che vive nelle società opulente, soprattutto di chi è vicino alle leve di comando, e capisco che non è affatto facile fare certe affermazioni. Qualche trend sta cambiando, evidentemente. Anche la difesa della sanità è interessante, negli Usa in particolare, anche se affermare che "l'assistenza sanitaria non è un diritto nel senso legale del termine" nei paesi avanzati mi sembra una fesseria, l'autore comunque ammette che il mercato non ha sempre ragione e che bisogna cambiare rotta, e avere anche il coraggio, quando serve, di attuare regolazioni pubbliche dell'economia. Abbiamo bisogno della recessione, vero, però resta evidente la matrice liberale, che non riesco assolutamente a condividere. E' comunque un ammiratore di Reagan, che considera buone le sue politiche economiche e la gestione di Volcker, mentre è proprio in quegli anni che il neoliberismo prende piede stringendo un cappio intorno al collo della maggior parte della gente. Interessante il correlato tra economia finanziaria ed economia reale, che devono reincontrarsi, ma evidentemente sfugge il filo che lega tutto. Riconosce anche l'aumento della sperequazione economica, e afferma tout court che la "follia consumistica" è semplicemente insostenibile, però le sue ricette restano inquadrate in quel sistema che non è semplicemente malato, ma per definizione inguaribile.